Albenga, presente e futuro della Casa di Cura “San Michele”: le precisazioni di Anna Maria Gentile

«Leggo in questi giorni alcune discutibili affermazioni in merito alla Albenga clinica San michele segnale GG101_0121gestione della Casa di Cura “San Michele” da parte di ENNE Srl. Mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni», dichiara la Dott.ssa Anna Maria Gentile: «a fine 2009 la Società di cui sono Amministratore (ENNE Srl) ha rilevato la struttura da una gestione fallimentare, con 55 dipendenti in Cassa Integrazione; in virtù di un accordo sancito in Prefettura, con la Regione Liguria, la Provincia di Savona, il Comune di Albenga, le Organizzazioni Sindacali, presenti tutti i suddetti lavoratori, che prevedeva una committenza fissa annuale da parte della ASL 2 Savonese (peraltro mai saturata), detti posti di lavoro sono stati tutti, fino ad oggi, salvaguardati; nei trascorsi 5 anni questa Società ha, inoltre, sviluppato un corrispondente indotto per il comprensorio, ed ha effettuato, di concerto con la proprietà, attenti investimenti (Blocco Operatorio, Parco Fisioterapico, Palestra Panoramica, ecc.; chi parla, oggi, di bagni vecchi e barriere architettoniche non sa quel che dice!)».
«Contemporaneamente – prosegue Gentile – abbiamo migliorato l’organizzazione (ad esempio: viene reclutato personale infermieristico e fisioterapico esclusivamente laureato; le risposte alle chiamate sono monitorate informaticamente, ecc.); con la collaborazione scientifica della ASL e dell’Università, abbiamo messo a punto un originale modello riabilitativo “bio-psico-socio-ambientale” che produce importanti, quantificabili, risultati terapeutici. quanto sopra, unitamente ad un ineguagliabile rapporto qualità/prezzo, sono i contributi che diamo alla Cittadinanza, alla ASL ed al Progetto di Sperimentazione Gestionale di Ortopedia Protesica della Regione Liguria».
«È vero, i nostri Dipendenti hanno sperimentato negli ultimi due mesi il primo significativo ritardo nel versamento degli stipendi. Esso è dovuto a: enorme variabilità del lavoro commissionatoci dalla ASL (nel periodo aprile-settembre di quest’anno abbiamo assistito al fin qui più significativo e prolungato calo); importanti ritardi nei pagamenti, da parte di tutti i committenti e non solo della ASL; crescita inferiore al previsto della domanda privata, effetto della crisi che colpisce le famiglie».
«Non mi sento di incolpare di ciò le Istituzioni. Anzi, ringrazio il Sindaco Giorgio Cangiano per aver riconosciuto la nostra Casa di Cura “struttura di qualità e prestigio per Albenga ….. riferimento sia sanitario che occupazionale di estrema rilevanza per tutto il territorio”, il Presidente Claudio Burlando e l’Assessore alla Salute Claudio Montaldo, per averci dato fiducia e reinserito a pieno titolo la “San Michele” nel Sistema Sanitario Regionale. Queste autorità finora hanno cercato, come hanno potuto, stanti i vincoli provenienti da Roma e dalla crisi, di tener fede ai patti. Ed anche noi lo facciamo e continueremo a farlo, come possiamo. È opportuno che tutti si rendano conto del momento di difficoltà che attanaglia il Paese e che tutti, con il proprio lavoro ed i propri sacrifici, contribuiscano ad uscirne», conclude Anna Maria Gentile.