Tagli ai patronati: i deputati del PD Basso e Giacobbe scrivono a Renzi

Un importante servizio gratuito di consulenza ai cittadini su materie di Anna Giacobbe 01origine fiscale e previdenziale che potrebbe venir meno, costringendo molti utenti, in un momento di già forti difficoltà economiche, a ricorrere alle prestazioni a pagamento di professionisti privati. E’ il rischio che i deputati del PD Lorenzo Basso e Anna Giacobbe hanno evidenziato riguardo ai tagli ai patronati previsti nella legge di stabilità.

“I tagli previsti nella legge di stabilità, dell’ammontare di circa 150 milioni di euro, comprometterebbero l’offerta di numerosi servizi, di grande utilità per milioni di cittadini, in Italia e all’estero – commentano Basso e Giacobbe – . Ecco perché crediamo sia giusto evitare i tagli in questione”.

Per agire in maniera efficace e scongiurare questo rischio, i due onorevoli liguri del PD hanno scelto di muoversi con diverse iniziative su scala nazionale, a cominciare dalla lettera (in allegato) sottoscritta da un centinaio di deputati e indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Economia e, per conoscenza, ai Viceministri ed ai Sottosegretari. Nella lettera i deputati sottolineano come nella legge di stabilità siano previsti tagli ai Patronati pari ad un terzo delle risorse a loro disposizione. Il che sarebbe destinato a causare un radicale ridimensionamento dei servizi offerti, a danno, anche e soprattutto, dell’Amministrazione pubblica e degli utenti. Per giunta si pongono questioni di legittimità dei tagli introdotti.

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“Infatti il ‘Fondo patronati’ non viene alimentato da finanziamenti pubblici generici, bensì da una ritenuta d’acconto sui contributi previdenziali dei lavoratori – proseguono Basso e Giacobbe – . In caso di diversa utilizzazione di queste risorse (non più per pubblica utilità) si porrebbero vizi di forma, soggetti a eventuali ricorsi di natura giudiziaria. A questa nostra lettera seguiranno leconseguenti iniziative parlamentari, emendamenti in commissione ed in aula nei quali chiederemo che venga ripristinato l’ammontare del fondo previsto nel bilancio 2014 per i patronati, al fine di evitare il ridimensionamento dei servizi che sono particolarmente utili per i cittadini, costretti altrimenti a ricorrere a più costosi consulenti”.