Primarie per Regionali 2015: sfuma nel Pd la candidatura di Federico Berruti

Niente Primarie per il sindaco di Savona Federico Berruti: mancano i Federico Berruti 00numeri e il sostegno del Pd ligure, “perché non sono in grado di ottenere le sottoscrizioni interne al partito richieste dalle regole”.
«Sono convinto – spiega Berruti – che la Liguria abbia bisogno di riforme radicali. Riforme che consentano alle imprese di essere più competitive e di creare lavoro attraverso la riduzione degli ostacoli burocratici, il sostegno nel rapporto con le banche e la modifica delle norme sull’Irap. Riforme che riducano l’ingerenza della politica nella sanità e che valorizzino il merito professionale e l’efficienza organizzativa nella gestione sia degli ospedali che dei servizi territoriali. Riforme che rendano più efficienti i servizi pubblici locali nel trasporto pubblico, nella gestione dei rifiuti e del ciclo delle acque. Riforme che rendano più competitivi i porti liguri e il sistema della logistica. Sono convinto che la Liguria debba perseguire un nuovo modello di sviluppo legato all’ospitalità ed al turismo sostenibile, investendo di più sulla tutela dell’ambiente, sulla valorizzazione dei beni culturali, sull’accoglienza ai croceristi, sullo sport e sulla vita all’aria aperta. Tutto questo può farlo solo il centrosinistra guidato dal PD. Per questo ho sostenuto queste idee nel dibattito che si è sviluppato in preparazione delle primarie. Vorrei continuare a sostenerle candidandomi alle elezioni primarie. Per farlo ci vorrebbe però un sostegno più ampio di quello che mi proviene dal mio territorio».
«Le regole di accesso alle primarie richiedono infatti una sottoscrizione delle candidature molto diffusa all’interno del partito. Io dal 1997 ad oggi mi sono impegnato nel sistema pubblico dedicandomi soprattutto all’amministrazione, come presidente di IPS, come vicepresidente della Provincia di Savona e come sindaco di Savona. Candidatomi come indipendente senza tessere di partito nel 2006 a Sindaco di Savona, successivamente ho partecipato alla fondazione del PD. Del PD sono stato membro dalla sua nascita di ogni Assemblea Nazionale eletta nelle diverse primarie nazionali e oggi sono membro anche della Direzione Nazionale, chiamato da Matteo Renzi insieme ad altri 20 sindaci italiani».
«Malgrado tutto questo oggi non posso candidarmi alle primarie perché non sono in grado di ottenere le sottoscrizioni interne al partito richieste dalle regole. Peccato. Mi dispiace molto non potere partecipare alle primarie come candidato. Ringrazio tutti coloro che, senza altro obbiettivo che un’idea bella e giusta della Liguria e del suo futuro, mi hanno aiutato e mi hanno espresso sostegno fino ad oggi. A loro e a me stesso dico che ci saranno molti altri modi per sostenere le nostre idee, tutti insieme, nell’amministrazione pubblica, nel partito, nella vita economica e sociale.
Al PD e al centrosinistra auguro ogni successo, per noi e per le nostre comunità. Io rimango totalmente impegnato nel Comune di Savona e nel mio partito, e darò il mio contributo nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 2015 a sostegno del nostro candidato Presidente e dei nostri candidati consiglieri. Non amo scimmiottare Renzi ma per una volta lo faccio: con un sorriso», conclude Federico Berruti.