Savona alla scoperta dell pittura di Vlastimil Košvanec (Praga 1887-1961)

La mostra dedicata al pittore Boemo Vlastimil Košvanec (Praga 1887 – Vlastimil Košvanec opera1961), ospitata nel Palazzo del Commissario all’interno del Complesso Monumentale del Priamar di Savona (26 settembre – 4 novembre 2014; Inaugurazione sabato 27 settembre ore 17), rappresenta la quarta tappa di un percorso di studio e di riscoperta, a livello Nazionale e non solo, di un artista dimenticato per quasi sessant’anni.
Il primo passo coincide con l’apertura nel 2011 di una Galleria permanente delle opere del pittore boemo nel Palazzo Martinengo a Villagana in provincia di Brescia.
L’evento che però ha richiamato grande attenzione nei confronti di Košvanec è stata la prestigiosa mostra tenutasi al Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi a Firenze. L’esposizione dal titolo “La Quinta luce” (6 settembre – 11 novembre 2012 ) è stata premiata da una straordinaria presenza internazionale di visitatori attratti dalla poesia, luce e dai colori caratteristici delle composizioni del pittore boemo.
A Milano inoltre si espongono dal 16 settembre al 3 ottobre 2014, all’Istituto di Cultura del Centro Ceco, una anteprima di alcuni capolavori di Košvanec.
La mostra a Savona, rappresenta il passo successivo di questo viaggio, alla scoperta di un pittore di grande raffinatezza e a lungo cancellato dal panorama artistico Europeo e non solo.
Il percorso della mostra si suddivide in sette tematiche che il pittore boemo sviluppò durante la sua vita: Mitologia e Storia, Le Stagioni, Le Ninfe, Il Mare, I Ritratti, I Viaggi, Il Lavoro.
«I dipinti esposti ci restituiscono la straordinaria creatività compositiva e la sensibilità poetica che caratterizzarono lo stile di Vlastimil Košvanec», spiega Stefano Macconi: «Si può individuare un elemento di unione che accomuna tutte le opere: si tratta della serenità e della gioia di vivere che pervadono le composizioni artistiche. Il pittore boemo vuole così raccontarci di un mondo lontano, quasi una nuova Arcadia, in cui le preoccupazioni e le sofferenze non influenzano i protagonisti delle opere. Košvanec sembra così fornire agli spettatori un messaggio positivo e di speranza, anche in periodi di grandi crisi socio-politiche come quelli che caratterizzarono l’Europa della prima metà del XX Secolo. La profonda conoscenza delle tecniche artistiche portò Košvanec a cimentarsi in vari ambiti, non solo come pittore, ma anche come eccelso illustratore di romanzi, poster da film, caricature, satire e come restauratore di opere sacre».


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Vlastimil Košvanec nasce nella cittadina di Karlin, oggi un sobborgo di Praga, il 14 dicembre del 1887 in una famiglia di umili origini. Dopo aver concluso gli studi al Liceo Imperiale Reale Superiore Ceco, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti, dove diventa allievo del Professor Vojtêch Hynais e del Professor Vlaho Bukovac. Il periodo di formazione presso l’Accademia (1909 – 1912) risulta fondamentale per la crescita pittorica di Košvanec , così come i viaggi che lo condussero a visitare diversi Paesi europei quali Italia , Francia, Olanda, Austria, Germania, Iugoslavia, Montenegro, ecc.
Gli anni che intercorrono fra le due Guerre Mondiali sono caratterizzati da crescenti successi per il pittore Ceco, che entra in contatto con le élite culturali della Praga del tempo. In particolar modo, a partire dal 1929, entra a far parte collaborando attivamente per dieci anni col gruppo di sinistra Umělecka Beseda, promotore di importanti eventi culturali, quali, per esempio le mostre di Carlo Carra’ del 1929, quella di Giorgio de Chirico del 1931 e quella dell’ Ecole de Paris dello stesso anno.
Con la salita al potere del partito comunista nel dopoguerra, la fortuna di Košvanec viene meno; accusato di collaborazionismo, prima viene condannato e arrestato, poi incarcerato e costretto a pagare anche una multa ingente, e successivamente viene espulso dall’Associazione degli Artisti Cechi. Tutti questi fatti, portarono Košvanec ad un totale crollo psichico e venne ricoverato in un ospedale psichiatrico. Nonostante tutte queste difficoltà, continuò a dipingere clandestinamente fino alla morte, avvenuta nel Novembre del 1961.