Liguria – Sicurezza alimentare: anche ARPAL incontra la delegazione senegalese

Genova è il principale porto italiano per le importazioni di alimenti di origine vegetale, con 200 sbarchi giornalieri che valgono il 24% del totale; il sistema dei porti liguri sfiora addirittura il 60% nazionale* (dati presentati da Giuseppe Plutino, direttore Sicurezza Alimenti Ministero Salute).
E Arpal è al servizio dell’intera rete regionale: il laboratorio dell’Agenzia svolge i controlli analitici necessari per autorizzare l’entrata in Italia di questi prodotti.
Se ne è parlato questa mattina in Regione, insieme a igiene e sicurezza degli alimenti, commercio equo-solidale, sviluppo sostenibile gestito dalle donne, importazione di prodotti grezzi o lavorati e buone prassi da seguire.
L’occasione è stato l’incontro, organizzato con la regia dell’Assessorato alla Salute e degli uffici regionali che si occupano di Sicurezza Alimentare, fra i rappresentanti liguri del sistema di controllo sugli alimenti, del mondo produttivo e una delegazione del Senegal, guidata dal segretario generale del Ministero dello Sviluppo Locale.
Da un lato le esigenze africane: sensibilizzare i produttori a seguire gli standard europei per favorire l’esportazione di alcune merci (banane, arachidi, miglio, mais, fagioli, pistacchi) e sviluppare in loco la lavorazione di prodotti attualmente trasformati in India e Cina (anacardio e sesamo, largamente utilizzato a scopi farmaceutici e culinari).
Dall’altro le rigorose pratiche di controllo per l’ingresso in Italia di alimenti di origine animale o vegetale: riuscire a rispettarle fin dall’origine permetterebbe una maggior qualità delle merci in arrivo sulle nostre tavole.
Fra le componenti trasversali, il linguaggio comune delle analisi effettuate in fase di controllo, che devono essere svolte secondo procedure accreditate e condivise a garanzia di entrambe le parti.
In questo contesto Arpal ha presentato il proprio ruolo nel sistema pubblico di vigilanza e controllo. I laboratori dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure sono, insieme a quelli dell’Istituto Zooprofilattico Italiano – che svolge prevalentemente analisi su alimenti di origine animale e con cui è in corso una stretta collaborazione – il braccio analitico delle Asl e degli Usmaf – Ufficio Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera.
«Abbiamo diverse specializzazioni accreditate – ha spiegato Maurizio Garbarino, coordinatore del laboratorio multisito Arpal – dall’analisi sui pesticidi nell’ortofrutta e nei prodotti vegetali a quelle delle micotossine che possono svilupparsi su cereali e frutta secca. Fra le attività svolte per la sicurezza alimentare, rileviamo anche la radioattività nei cibi ed effettuiamo i test di cessione sui materiali di contatto».
La delegazione senegalese resterà in Liguria fino a venerdì, per completare il viaggio studio internazionale su sviluppo territoriale e turismo sostenibile organizzata nell’ambito del Programma Universitas con la Kip International School.