Casello Albamare, Torterolo: “L’assessore alle Infrastrutture Paita ascolti le osservazioni al progetto”

«È indispensabile una riflessione più approfondita sulla reale necessità e Maurizio Torterolo 02sull’impatto su territorio e cittadini delle infrastrutture di collegamento, tra Albisola e Savona, con l’Aurelia bis. Penso sia necessario prendere in seria considerazione le osservazioni tecniche di chi, con fondamento e cognizione di causa, propone la realizzazione del Casello di Albamare, opera con indubbie ricadute positive sui collegamenti tra la Val Bormida e Savona».


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Così interviene Maurizio Torterolo, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria, al termine della commissione congiunta VII Controlli e VI Ambiente che si è tenuta questa mattina nella sede di via Fieschi, richiesta con urgenza nei giorni scorsi dall’esponente del Carroccio. «Sottolineo l’assenza registrata durante la riunione di questa mattina da parte dell’assessore alle Infrastrutture Paita – commenta Torterolo – Vista la competenza diretta del suo assessorato sul tema e ancor più alla luce del fatto che si candida alla presidenza della Regione, ci saremmo aspettati la sua partecipazione. Pertanto, dato che ci sembra assolutamente necessario che l’assessore Paita ascolti le istanze del Comitato Casello Albamare e del suo portavoce, l’ingegner Paolo Forzano, ho inoltre fatto richiesta affinché sia al più presto convocata le commissione VI Ambiente alla presenza dell’assessore. La necessità nasce da alcune preoccupanti perplessità sull’attuale pianificazione dell’opera infrastrutturale di collegamento con l’Aurelia bis emerse durante la relazione fatta oggi dall’ingegner Forzano e da alcuni membri del Comitato».

«Dato che in ballo ci sono circa 110 milioni di investimenti pubblici, pagati con i soldi dei cittadini, vorremmo che fossero ben spesi per un’infrastruttura davvero utile alla provincia di Savona, con il minor impatto sul territorio e sulle attività oggi presenti, che davvero serva a decongestionare i centri abitati dal traffico pesante e migliori i collegamenti tra entroterra e capoluogo. Per esempio, il nuovo casello Albamare andrebbe in questa direzione, in quanto darebbe una risposta efficace al bisogno di centinaia di abitanti della Val Bormida che devono recarsi all’ospedale San Paolo di Savona con una certa frequenza così come emerso nell’assemblea pubblica il 18 luglio a Millesimo organizzato dal comitato per la Salvaguardia dell’ospedale di Cairo e Ceva: basti pensare ai pazienti in dialisi o sotto chemioterapia. Il casello di Albamare, il cui costo è di circa 80 milioni di euro – meno quindi rispetto agli svincoli della Margonara o tunnel subportuali oggi allo studio della Regione – colmerebbe il bisogno di connessione con il principale ospedale della Provincia, accessibile da tutte le direzioni dalle ambulanze, assolvendo la richiesta di una maggiore accessibilità ai servizi sanitari di primaria necessità per gli abitanti dell’entroterra», conclude Torterolo.