Regione, Pellerano: “Ennesima seduta inconcludente”

«Abbiamo decine e decine di interrogazioni che aspettano di essere Lorenzo Pellerano 2discusse da mesi, che si accavallano e si stratificano anche a causa del continuo verificarsi di sospensioni del consiglio regionale per incontrare le delegazioni. Sarebbe decisamente più efficace organizzare meglio queste riunioni e prevedere il prolungamento della seduta nel pomeriggio per evitare che saltino ulteriori giornate di consiglio con conseguente ingorgo di provvedimenti in discussione». Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, esprime il proprio dissenso in merito alla decisione di sospendere, per quasi l’intera mattinata, i lavori calendarizzati nella seduta odierna del consiglio regionale.

«Non è più tollerabile che si proceda con questo metodo – dice Pellerano – purtroppo ormai è diventata una prassi consolidata che salti il regolare svolgimento dei lavori in aula per ascoltare le legittime istanze delle delegazioni. Ma se l’arrivo è previsto e concordato con l’ufficio di presidenza, perché non si prevede anche la continuazione dei lavori dopo pranzo in modo da discutere tutte le interrogazioni a calendario? Vorrei ricordare che proprio le interrogazioni presentate dai singoli consiglieri raccolgono domande, richieste di chiarimenti e preoccupazioni da parte di gruppi di cittadini: perché le loro istanze devono attendere mesi e mesi per ottenere una risposta? Forse perché scegliere la via “istituzionale” equivale a scegliere l’ingorgo della burocrazia? Questo intollerabile metodo di gestione dell’ordine dei lavori provoca il ritardo nella discussioni di temi che oggi sono attuali, ma che tra un anno forse potrebbero essere già superati».

«Prendo ad esempio quanto avrei dovuto discutere questa mattina in aula, in primis un’interrogazione datata gennaio 2014 sul futuro del consultorio del Lagaccio: nonostante fosse al secondo punto dell’ordine del giorno e l’assessore alla Salute Montaldo fosse regolarmente in aula, i cittadini del Lagaccio non non hanno ottenuto risposta e dovranno attendere chissà quanto prima di sapere quale sarà il destino di questo indispensabile presidio socio-sanitario del proprio quartiere».

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«Non solo: avrei dovuto discutere anche un’interrogazione sul progetto Garanzia Giovani e sull’apertura della nuova biblioteca universitaria: aspettiamo che i giovani diventino vecchi prima di avere lumi da questa giunta? Pertanto – conclude Pellerano – apprezzo che, a seguito della mia sollecitazione in aula, il presidente Boffa si sia impegnato a trovare una soluzione, prevedendo la prosecuzione nella seduta del mercoledì, una volta al mese».