Il 26โ 27 settembre si svolgerร a a Toirano e Balestrino Il primo Workshop Internazionale di storia applicata dedicato a “Storia locale, patrimonio rurale e beni comuni”, nato dalla volontร di proporre al di fuori di un ambito strettamente accademico il modello di didattica e di ricerca fortemente interdisciplinare portato avanti negli ultimi 25 anni da parte del Seminario Permanente di Storia Locale dell’Universitร di Genova.
Organizzato con la cura scientifica di ricercatori e docenti dell’Universitร del Piemonte Orientale e dell’Universitร di Genova (LASA – Laboratorio di Storia e Archeologia Ambientale), in sinergia con le istituzioni e le associazioni locali (Associazione โA cumuna veggiaโ di Toirano), l’incontro costituisce un momento di riflessione all’interno di un percorso di ricerca sul tema della caratterizzazione del patrimonio rurale portato avanti attraverso un costante confronto con la ricerca storica, archeologica ed ambientale.
ยซL’obbiettivo perseguito – spiegano gli organizzatori – รจ quello di coinvolgere in maniera attiva nelle discussioni che il Seminario ha aperto in questi anni non solo le istituzioni preposte alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio locale, ma soprattutto le persone direttamente interessate e coinvolte in queste operazioni, ovvero i soggetti locali. I metodi di ricerca scientifica e le domande che vengono proposti derivano da una pratica di storia locale che trova i suoi modelli al di fuori dal contesto italiano โ in particolare il riferimento รจ all’esperienza della local history inglese โ ed รจ anche per questo motivo che, a partire da un’ottica di analisi contestuale, locale, la scelta รจ stata di confrontarsi con ricercatori e studiosi a livello internazionale, per confrontare queste esperienze con le sollecitazioni che provengono da uno specifico contesto localeยป.
ยซL’aspirazione รจ quella di porre il problema dell’applicazione della ricerca storica in una maniera piรน articolata rispetto agli esempi maggiormente perseguiti, in Italia e altrove; a partire dunque non da una attenzione al dibattito sull’uso pubblico e politico della storia, ma confrontandosi con le โdomande di storiaโ che provengono da contesti specifici, locali, e rispetto a urgenze ben definite: la gestione delle trasformazioni ambientali e dei processi di โbiodiversificazioneโ; l’identificazione degli oggetti che hanno costituito e in parte ancora costituiscono il patrimonio rurale locale; i metodi per la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio disseminato; la riattivazione delle pratiche agrosilvo- pastorali locali; la salvaguardia delle conoscenze localiยป.
ยซLa genesi dell’incontro รจ maturata del resto anche nel tentativo di rispondere ad una domanda spesso evocata nel dibattito sulla conservazione: a chi appartiene il patrimonio culturale locale, e quello rurale in particolare? quali sono i modi per individuarlo, definirlo nella sua genesi storica, e intervenire nella sua gestione attuale in maniera dinamica?
Attraverso alcune tematiche chiave (tra cui quella, di grande rilevanza nel dibattito politico odierno, della proprietร e della gestione collettiva delle risorse) si discuterร la potenzialitร dell’incrocio tra fonti eterogenee, documentarie e di terreno, ragionando sulle strategie di ricerca e di selezione che i ricercatori di differenti discipline mettono in atto, e sul loro legame con l’aspetto applicativo della ricerca. Lo scopo รจ quello di indagare la dimensione locale del patrimonio rurale, per individuare il rapporto dinamico tra attori, produzioni e presenza di paesaggi rurali di interesse storico e di saperi naturalistici diffusi e fragiliยป.
L’incontro sarร organizzato in 3 diversi momenti, che vedranno succedersi relazioni, discussioni aperte, presentazione di audiovisivi, tavole rotonde, interventi scientifici, escursioni sul terreno, con una partecipazione attiva di soggetti e associazioni locali.
Una prima sessione focalizza l’attenzione sul tema piรน generale del patrimonio rurale: sui modi in cui indagarne la storia, in una prospettiva analitica e locale, e sulle possibilitร che tale approccio offre in chiave di interventi e di applicazione alla gestione delle risorse oggi. Una seconda sessione sarร dedicata al tema del legame tra beni comuni e patrimonio rurale, e permetterร di confrontarsi in una prospettiva storica e allo stesso tempo operativa con il dibattito sulla proprietร collettiva e sui commons come modello di gestione, ragionando in particolare da un punto di vista contestuale intorno al confronto non di rado problematico tra diritti locali e forme di tutela delle aree protette. Una escursione concluderร la 2 giorni, con la finalitร di misurare sul terreno – attraverso alcune prime indicazioni – le prospettive applicative emerse nel corso dello Workshop.
A partire da questo incontro verrร poi aperta una riflessione piรน generale sulla storia ambientale, sul suo statuto e sulla genesi degli studi negli ultimi anni, in previsione della realizzazione di un incontro internazionale (Dalla Storia Ambientale alla Storia dell’Ambiente, Genova 2015), che intende promuovere un dibattito interdisciplinare tra storici, naturalisti, archeologi, geografi e tra questi e politici, pianificatori e operatori culturali sulla storia dell’ambiente nei suoi aspetti sociali, culturali ed economici.