Montaldo: “Le condizioni dei detenuti nel carcere di Savona sono migliorate ma serve una nuova struttura”

“Le condizioni dei detenuti nel carcere di Savona sono migliorate e in Montaldo Claudio1questo senso si vedono gli effetti positivi della politica del Ministro Orlando che agendo sulle misure alternative ha già ottenuto una rilevante riduzione del numero dei detenuti”. Lo ha detto il vice presidente della Regione Liguria e assessore alla salute e alla sicurezza urbana Claudio Montaldo al termine della visita al carcere di Savona, il primo di un giro che nelle prossime settimane lo vedrà anche in altri istituti penitenziari della regione.
“Il carcere di Savona – ha detto Montaldo – rappresenta la realtà ligure sicuramente più difficile a causa delle oggettive condizioni strutturali, un convento del 1600, che ne rendono complesso qualsiasi intervento di ristrutturazione. Pertanto il Ministero della Giustizia deve prevedere, nella programmazione dei nuovi istituti di pena, la realizzazione di un nuova struttura in provincia di Savona”. Il vicepresidente della Regione Liguria nel corso della visita ha apprezzato i “miglioramenti avvenuti nel carcere, come testimoniato dagli stesse detenuti, attraverso la dotazione di nuovi servizi igienici e di docce, così come il prolungamento dei tempi fuori cella, con la possibilità di utilizzo di spazi dedicati a differenti attività, anche sportive e la presenza di una palestra dotata di molte attrezzature”.
“Si tratta di azioni non certo risolutive di una condizione carceraria anacronistica – ha sottolineato Montaldo – che deve diventare una sfida per l’Italia, non solo perché sollecitati dalle possibili sanzioni europee, ma sotto lo stimolo di una coscienza civile nazionale”. “In Liguria – ha continuato Montaldo – i detenuti oggi ammontano a 1300, circa 400 in meno rispetto ad alcuni mesi fa e nessun carcere è più nelle paurose condizioni del passato”. Un miglioramento che secondo Montaldo è da ascrivere anche ai risultati generati dall’accordo dello scorso maggio tra Regione Liguria e il Ministero della Giustizia per favorire l’adozione di misure alternative”.
Nonostante i passi avanti in Liguria Montaldo si augura che il Parlamento adotti “ulteriori misure per pene alternative alla detenzione, consentendo di passare ad ulteriori obiettivi di vivibilità, in primis la riduzione del numero di persone per cella e nuove opportunità di lavoro esterno”. Giudizio positivo è stato espresso dall’assessore regionale alla salute sull’assistenza sanitaria che i servizi delle Asl stanno svolgendo in carcere da quando la competenza è integralmente passata al sistema sanitario. Al termine della visita Montaldo ha rivolto un invito al Ministro Orlando affinché in Liguria “sia conservata una struttura di interlocuzione con le istituzioni locali e col mondo del volontariato che si occupa di carcere, perché entrambi possano continuare a progettare ulteriori relazioni col territorio nel segno dell’umanizzazione e del ruolo rieducativo della pena”.