Intrabormida contraria a un “mostro istituzionale” chiamato Provincia

Intrabormida contraria a un “mostro istituzionale” chiamato Provincia. Lo palazzo Nervi particolare A1ribadiscono il presidente e vicesindaco di Carcare Christian De Vecchi, e il portavoce Moreno Giovanni, consigliere comunale di Cairo Montenotte.
Intrabormida «è sempre stata favorevole all’abolizione delle Province, enti inutili e troppo distanti dai cittadini che, insieme alle Regioni, fanno da intermediari tra i Comuni e lo Stato. Il Ddl Delrio ha creato un “mostro istituzionale”, formato da elementi negativi e del tutto inutile per lo sviluppo dei nostri territori. Uno è l’antidemocrazia: i cittadini non esistono. Le Province non sono mai stati enti veramente democratici, se vogliamo dirla tutta, dato che in occasione delle vecchie elezioni provinciali agli elettori era permesso solo di votare il candidato Presidente, senza poter esprimere una preferenza, come alle comunali e regionali. Ma oggi la Provincia di Savona farà un altro passo indietro: con il decreto Delrio hanno riservato, oltre all’elettorato passivo, anche l’elettorato attivo ai soli sindaci e consiglieri dei Comuni italiani e per questo motivo i cittadini saranno rappresentati da politici che non sceglieranno loro con il proprio voto, ma saranno figli di accordi tra i partiti politici. La provincia deve quindi essere intesa come Ente di secondo grado con ancora meno rappresentatività, dissociato dal cittadino. C’è stata una spersonificazione totale dell’ente. Come fa ad agire, con quale mandato? I cittadini non lo danno. Oltre a non rappresentare non riceve nemmeno il mandato dai cittadini».
«L’altro – proseguono Moreno Giovanni, e Christian De Vecchi – la vittoria dei partiti politici sui cittadini. In una democrazia dovrebbero vincere sempre i cittadini, anche quando votano il candidato più sfigato che arriva ultimo. In realtà con queste elezioni provinciali vinceranno i partiti politici. Stiamo assistendo ad un vera e propria lotizzazione delle candidature: le Province servono solo a garantire poltrone ai partiti politici, anzi in tutta la provincia di Savona queste elezioni hanno il ruolo dell’ufficio di collocamento per amministratori comunali “trombati”, perché non più (ri)eletti dai cittadini durante le passate elezioni. Questa lottizzazione, a differenza di quelle del passato, ha un difetto, che è priva di contenuti programmatici del territorio per i cittadini (nessuno ha parlato di problemi e di rimedi, si è solo parlato di candidature)».
Intrabormida quindi propone «ancora una volta l’abolizione delle province, gestendo in maniera democratica e chiara le competenze in mano ancora oggi ai consigli provinciali, facendole gestire, con la collaborazione delle regioni, ai singoli comuni o ad unioni di comuni, girando a questi le risorse in modo da avere una democrazia sempre più vicina al territorio, una vera e propria democrazia, gestita da amministratori scelti dai cittadini e non dai giochi di palazzo. Auguriamo un buon lavoro a chi si sta impegnando per le elezioni e a chi andrà a ricoprire tali incarichi».