Turismo: Liguria verso la creazione dei Distretti ma solo dopo la riforma del Titolo V

Turismo, la Liguria va verso la creazione dei Distretti. Un’ipotesi di lavoro Angelo Berlangieri microfoni 01sulla quale stiamo lavorando da un anno per poter rivedere l’organizzazione turistica che dovrà essere legata, però, alle nuove normative , alle nuove competenze che la regioni avranno solo dopo l’annunciata nuova riforma del Titolo V della Costituzione”, anticipa l’assessore Angelo Berlangieri, a margine della presentazione di “Mare Mosso”, il Festival per bambini terribili in programma a Bonassola dal 3 al 9 agosto.

Bonassola, infatti, con Sestri Levante, Deiva Marina, Moneglia, Levanto e Framura, condivide l’idea di dar vita a un comprensorio, una sorta di “terra di mezzo” fra il Tigullio e le Cinque Terre che possa promuovere al meglio le eccellenze del territorio.

Solo dopo la riforma del Titolo V si potranno creare i distretti Turistici in Liguria, rispondendo così prontamente al nuovo scenario che verrà deciso dal Parlamento.

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“C’è bisogno di avere un quadro organizzativo ridisegnato e maggiormente in linea con le tendenze del mercato, ma prima deve essere chiarito l’ambito di manovra di attività delle regioni, al momento non si può fare nulla, a meno che non si voglia correre il rischi di dover poi rifare tutto”, aggiunge l’assessore.

Sono ormai quattro anni che le regioni sono in attesa di questa riforma del Titolo V, senza poter avviare nessun tipo di percorso. I Distretti turistici in Liguria sarebbero forse quattro, ognuno rappresenterebbe un’area territoriale vasta ricca di un brand territoriale sotto l’ombrello Liguria e Italia, con le capacità di stare posizionato sui mercati internazionali.

Non sarà un’area geografica e amministrativa, ma avrà le caratteristiche di un vero e proprio distretto tecnologico in grado di offrire alle imprese presenti al suo interno di tutta una serie di sostegni e europei con gli strumenti e i metodi di lavoro utilizzati per i sistemi economici.