Il Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana compie 10 anni

Presentato questa mattina a Genova, nella sede della Regione Liguria in 25lugliobotto+bandapiazza De Ferrari, il programma della decima edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana. Nel corso della Conferenza stampa è stato annunciato il rinnovato riconoscimento al progetto da parte della più alta carica dello Stato che ha assegnato la Medaglia del Presidente della Repubblica al Premio. Erano presenti l’Assessore al Turismo, Cultura e Spettacoli della Regione Liguria Angelo Berlangieri, il Sindaco di Loano Luigi Pignocca e il giornalista musicale Antonio Vivaldi per l’Associazione Compagnia dei Curiosi.


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Dal 20 al 25 luglio, a Loano, si accenderanno i riflettori sul Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, che quest’anno festeggia 10 anni di impegno nella promozione e valorizzazione della produzione contemporanea di musica tradizionale di radice italiana.

Motivo di orgoglio è il riconoscimento che negli ultimi otto anni è stato tributato a questo progetto dalla più alta carica dello Stato con l’assegnazione della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, che anche quest’anno è stata conferita al Premio.

Per sei giorni la città ospiterà concerti, stage, ballo in piazza, mostra fotografica e incontri con musicisti e giornalisti. Nelle serate del festival, inoltre, saranno consegnati il Premio Miglior Album 2013 a Rita Botto e Banda di Avola, il Premio alla Carriera 2014 a Peppe Barra e il Premio Realtà Culturale 2014 all’etnomusicologo e ricercatore genovese Mauro Balma.

I concerti sul lungomare e in piazza, così come gli incontri pomeridiani, racconteranno le “voci” più significative della cultura musicale tradizionale, ripercorrendo l’Italia dal Sud al Nord, con uno sguardo attento alla “voce” delle donne.

22 luglio peppe Barra-1 foto di M. CervelliA dare il via al festival sarà il 20 luglio lo stage dedicato al ballo siciliano. Margherita Badalà offrirà gli elementi di base del “ballettu”, danza vibrante di ritmicità dalle origini agro-pastorali. Lo stage proseguirà il 21 luglio e si chiuderà con una festa da ballo, che si svolgerà alle ore 21.30 in piazza Rocca. La serata intreccerà suoni e danze della Trinacria con quelli dell’Occitania. Ospiti della serata saranno il gruppo musicale siciliano Unavantaluna e quello piemontese Senhal.

Le esibizioni sul lungomare, alle ore 21.30, prenderanno il via il 22 luglio con una grande “voce” della cultura popolare italiana, Peppe Barra, che festeggerà a Loano i suoi 70 anni (nato il 24 luglio 1944) ritirando il Premio alla Carriera 2014. Peppe Barra sarà protagonista di un viaggio musicale che toccherà le tappe più importanti della sua carriera artistica, raccogliendo e restituendo ciò che più ha metabolizzato per emozioni e per contenuti.

Il 23 luglio, “la voce” si farà racconto, quello tramandato dalla tradizione orale piemontese, raccolto dai ricercatori Costantino Nigra, Leone Sinigaglia e Giuseppe Ferraro e reinterpretato dal gruppo musicale Din Dùn.

Il 24 luglio, a risuonare sul lungomare loanese sarà la mandola di Mimmo Epifani, musicista di fama internazionale, che con la tecnica alla “barbiere” farà rivivere gli echi del salone da barbiere a San Vito dei Normanni (Brindisi), dove il Maestro Costantino, barbiere e musicista insegnava a suonare la mandola.

Il festival si chiuderà, il 25 luglio con la produzione-evento “Cantare la voce – Canto popolare e femminile, dal Nord al Sud” che riunirà sul palco dell’Arena Estiva Giardino del Principe alcune delle più significative interpreti della tradizione popolare italiana: Paola Lombardo, Le Balentes, Monica Pinto con Spakka Neapolis 55, Rita Botto con Banda di Avola.

Il programma del festival sarà arricchito, anche quest’anno, dall’iniziativa pomeridiana (ore 18.30 – Giardini Caduti di Nassiriya) il “Premio Incontra…”, organizzata in collaborazione con etichette, artisti, giornalisti ed operatori culturali che saranno a Loano per promuovere i loro progetti.

Il 21 luglio Silvio Peron presenterà il suo ultimo album “Eschandihà de vita – Storie di personaggi delle Valli Occitane in Piemonte”. L’incontro sarà condotto da Ciro De Rosa.

Il 22 luglio si svolgerà il primo dei due appuntamenti dedicati al tema della “voce” declinato al femminile. Il titolo dell’incontro è “La tradizione è donna? Viaggio nel canto popolare femminile, fra nord e sud” e vedrà protagonisti del racconto il giornalista Ciro De Rosa e l’interprete Eleonora Bordonaro, con la conduzione di John Vignola.

Il Premio incontrerà il 23 luglio Mimmo Cavallaro, interprete della tradizione musicale calabrese, che presenterà il suo doppio album “Sacro et Profano” (2014, CNI). Infine, il 24 luglio, Enrico de Angelis e John Vignola riporteranno il pubblico nell’universo femminile tra “Le voci delle città” rappresentate da Milly, Laura Betti, Gabriella Ferri e le altre.

Dal 20 luglio al 20 agosto, in occasione del decennale del festival sarà allestita la mostra “10 anni di musica tradizionale”, un percorso fotografico che si snoderà lungo le vie della città. Gli scatti che ricordano i momenti più significativi vissuti in diversi angoli della città sono stati realizzati dai fotografi Silvio Massolo e Martin Cervelli.

Il Premio Città di Loano, sotto la direzione artistica del giornalista musicale John Vignola, è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Regione Liguria, Fondazione A. De Mari e il patrocinio della Provincia di Savona, dell’ANCI e del MEI.

L’evento è organizzato con il contributo e la collaborazione di Doppia J srl Gestione Supermercati, Grand Hotel Garden Lido e Hotel Excelsior, Tecnica.

Premio per il miglior disco dell’anno 2013 a “Terra ca nun senti” di Rita Botto e Banda di Avola per la forza espressiva e versatile della voce di Rita Botto, la freschezza e il vigore della Banda di Avola e un repertorio che attraversa la Sicilia come se fosse – e in gran parte, come è – la Terra della Musica fanno di “Terra ca nun senti” un’esperienza straordinaria, fatta di passione, studio, spontaneità e poesia. Due entità artistiche importanti della storia dell’isola, quella del canto e della bandistica popolare, si incontrano e si amalgamano perfettamente, dimostrando, ancora una volta, che la vera tradizione è sempre in viaggio, è sempre un incontro e un dialogo ed è sempre esaltante scoperta.

La Giuria del Premio – Giovanni Alcaini, Maurizio Agamennone, Marco Boccitto, Loris Bohm, Michele Bovi, Raffaello Carabini, Pietro Carfì, Giordano Casiraghi, Pietro Cheli, Gianni Ciaccio, Aldo Coppola Neri, Valerio Corzani, Giandomenico Curi, Enrico de Angelis, Paolo De Bernardin, Flaviano De Luca, Ciro De Rosa, Paola De Simone, Giuseppe De Trizio, Paolo Del Ry, Enrico Deregibus, Salvatore Esposito, Gerardo Ferrara, Massimo Ferro, Guido Festinese, Simona Frasca, Enzo Gentile, Guido Giazzi, Mario Giovannini, Jonathan Giustini, Ezio Guaitamacchi, Federico Guglielmi, Marco La Viola, Felice Liperi, Ignazio Macchiarella, Giorgio Maimone, Maurizio Marino, Gigi Masciullo, Tiziano Menduto, Giorgio Meneghetti, Gaetano Menna, Marco Miconi, Anna Nacci, Alessandro Nobis, Giancarlo Nostrini, Rosario Pantaleo, Massimo Pirotta, Ezio Riberi, Alessandro Rosa, Roberto G. Sacchi, Tito Saffioti, Vincenzo Santoro, Nicola Scaldaferri, Annalisa Scarsellini, Giampiero Scazzola, Federico Scoppio, Stefano Starace, Salvatore Titolo, Jacopo Tomatis, Federico Vacalebre, Gianluca Veltri, John Vignola, Antonio Vivaldi, Enrico Zagnagnoli, Paolo Zara, Giorgio Zito.

Il Premio alla Carriera 2014 a Peppe Barra per aver saputo interpretare il canto e la vena popolare e fiabesca di una città come Napoli, posta di fronte ai suoi problemi e alla sua ricchezza artistica, senza mai rinunciare a una visione colorata, surreale, assolutamente personale di qualsiasi argomento o testo portato in scena e interpretato. Peppe Barra non è semplicemente una maschera, ma, di volta in volta, un grande attore, un grande cantante, un grande narratore e un ricercatore in quell’ambito che è la tradizione, non solo partenopea. È riuscito ad annodare fili che vanno dal nostro medioevo fino all’età contemporanea, con una vena estremamente felice e contagiosa. Una carriera che lo ha reso un classico contemporaneo senza che questo abbia mai arrestato la sua continua evoluzione e la sua insaziabile curiosità.

Il Premio Realtà Culturale 2014 a Mauro Balma per il suo lavoro ultratrentennale e meticoloso su un territorio stratificato e complesso come quello della Riviera e dell’Appennino Liguri. Un lavoro in cui ha coinvolto ogni forma di documentazione (cartacea, fonografica, audiovisiva) per dare ai depositari della cultura orale di quelle zone una voce piena, non mediata da terzi o dal sentito dire. Oltre a questo, l’elaborazione del materiale che ha raccolto nel corso del tempo ci ha permesso di poter tracciare un quadro sempre più dettagliato e vivo delle tradizioni musicali della nostra regione e delle loro sfaccettature, ancora in divenire o in continua rielaborazione.