San Siro, San Giovanni, Sant’Eulalia, Santa Maria: i rioni dell’Albenga medioevale partecipanti al Palio Storico sono quattro, ma all’interno delle vecchie mura si apre una enclave dove “non vige regola né gabella alcuna”. È la libera contrada dei Fieui di caruggi che, pur collocata fisicamente nel quartiere di Sant’Eulalia, ha proclamato la sua indipendenza occupando di fatto il vico omonimo a fianco del Palazzo Oddo e i vicoletti adiacenti con il proprio simbolo: la fionda.
In effetti occorre sottolineare che questa proclamazione di autonomia, sostenuta con grande solidarietà dalla popolazione ingauna, è simpaticamente tollerata dal Podestà e dalla sua corte, ben consapevoli del ruolo che i monelli dei vicoli hanno per la Comunità Albenganese. Anche quest’anno i Fieui di caruggi intendono dedicare le quattro giornate del Palio alla memoria di Don Gallo, da loro premiato nel 2012 con la Fionda doppietta. “Don Andrea, ricordano, è sempre stato un nostro amico e l’ultima volta che è stato con noi ci ha lasciato un messaggio che abbiamo subito fatto nostro: ‘continuate ad essere trafficanti di sogni’. Per questo dedichiamo il nostro impegno a lui ed alla Comunità, da lui fondata, di San Benedetto al Porto.”
Pertanto dal 17 al 20 luglio la cantina dei fieui sarà l’unica dove si potranno degustare i vini della piana ed altre prelibatezze senza nulla pagare, a titolo completamente gratuito. “In cambio, dicono i fieui, chiediamo soltanto un sorriso e, per chi vorrà, una libera offerta a favore delle attività di Don Gallo, vero prete dei caruggi”. Anche per questo motivo in vico del Collegio campeggerà un gigantesco ritratto del prete di strada, come egli stesso amava definirsi, che sarà anche una sorta di preannuncio della manifestazione clou dell’autunno albenganese “Ottobre… De Andrè” che i fieui stanno preparando sempre “in direzione ostinata e contraria”.