Agroalimentare, Torterolo: “Formaggi liguri, un’eccellenza in cerca di autore”

«In Liguria abbiamo circa 25 tipologie casearie di eccellenza, pressoché Maurizio Torterolo 02sconosciute, che abbracciano tutto il territorio ligure, in prevalenza nelle vallate interne del genovesato, ma anche dello spezzino e del ponente della Liguria. Purtroppo, a oggi, non ci risulta che esista una classificazione ufficiale di queste tipicità dell’agroalimentare ligure che, in gran parte, sono addirittura assenti nei portali ufficiali dedicati all’agricoltura e alla zootecnia della Regione Liguria». Così Maurizio Torterolo, consigliere regionale della Lega Nord, chiede alla giunta e in particolare all’assessore all’Agricoltura Barbagallo, in un’interrogazione urgente, quali azioni l’ente di via Fieschi intenda promuovere per valorizzare le eccellenze casearie del territorio ligure.

«Le aziende produttrici del settore – spiega Torterolo – nonostante siano di dimensioni molto piccole, con una dotazione di bestiame spesso inferiore ai dieci capi, in prevalenza bovini, ma anche ovini e caprini, svolgono un ruolo fondamentale nella difesa e nella vitalizzazione delle nostre vallate. Non solo: le tipicità casearie sono molto apprezzate come produzioni di nicchia da esperti del settore e dal crescente movimento turistico enogastronomico che, com’è noto, attira molti stranieri alla riscoperta anche del nostro entroterra. Ci risulta che la zootecnia da latte sia concentrata prevalentemente nelle vallate interne della provincia di Genova (valle Stura, valle Scrivia, val Trebbia, val d’Aveto, val Fontanabuona), della Spezia (val di Vara), di Savona (Val Bormida, Stella e Quiliano) e di Imperia (valli Arroscia, Argentina e Roja). Peccato che sul portale ufficiale Agriligurianet alla voce “prodotti tipici-latte e latticini” le produzioni del Ponente Ligure (valli Arroscia, Argentina, Roja e Bormida) non siano neppure citate».

«Eppure, il settore, da quanto risulta dalle statistiche ufficiali, risulta in espansione. Secondo quanto si legge sul sito ufficiale dell’Agricoltura della Regione Liguria la consistenza media degli allevamenti liguri ha registrato un aumento negli ultimi anni e che “il latte prodotto e commercializzato in Liguria ha registrato nel quinquennio 1998-2002 un incremento del 4% passando da 93 mila quintali della campagna 1997-1997 a 97.136 quintali della campagna 2001-2002. Pur mancando una classificazione precisa – che rende quindi praticamente impossibile ai produttori di fare rete e autopromuoversi attraverso iniziative di valorizzazione – secondo la classificazione di Movimprese-Unioncamere, in Liguria alla categoria “coltivazioni agricole e produzioni animali”, al primo trimestre 2014, sono registrate, oltre 10 mila imprese di cui 122 artigiane: impossibile, però, risalire al numero dei produttori caseari».

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«Un microuniverso ancora tutto da scoprire e valorizzare che, se adeguatamente promosso nel contesto più ampio delle eccellenze agroalimentari del territorio, può rappresentare una risorsa per l’economia delle nostre vallate e un’opportunità di occupazione per le nuove generazioni, sempre più propense a un “ritorno alla terra”. Tra meno di un anno, inoltre, si aprirà l’Expo 2015, dove la Liguria avrà spazi nel padiglione ad essa dedicato: sarebbe un peccato non ritagliare una vetrina per i nostri produttori caseari e precludere loro l’opportunità, imperdibile e unica, di farsi conoscere anche fuori dai confini regionali», conclude Torterolo.