Enpa: il bracconaggio prospera nel finalese

La caccia è chiusa ma prospera il bracconaggio nella provincia di Savona in laccio manie 6 14misura non superiore né inferiore ad altre parti d’Italia: «Per contrastarne le odiose conseguenze le guardie zoofile volontarie della Protezione Animali hanno intensificato i controlli nei boschi e, purtroppo, hanno avuto il riscontro di questa ignobile attività soprattutto nel finalese. Gli agenti hanno infatti trovato e disarmato tre micidiali lacci sulle alture delle Manie e nella vallata dei ponti romani; uno era stato costruito con sofisticati nodi marinari e tutti erano perfettamente funzionanti e disposti sui passaggi abituali degli animali selvatici verso le pozze d’acqua».

«Si tratta di congegni che intrappolano gli animali alle zampe o al collo, inducendo loro sofferenze atroci per ore ed ore, fino a quando non arriva il bracconiere a dargli il colpo di grazia. Una morte orribile che, a parere dell’ENPA, dovrebbe essere punita dalle leggi sulla caccia e sul maltrattamento di animali con pene detentive ben più alte rispetto a quelle che vengono comminate a quei pochi criminali che vengono individuati e rinviati a giudizio».

«Purtroppo il mondo politico, a parte qualche eccezione personale, è insensibile alle tematiche ed alle problematiche animaliste; ne è prova la recente approvazione di una leggina al Senato che consente l’uso di richiami vivi per la caccia; si tratta di poveri uccellini allevati e cresciuti in piccolissime gabbie al buio, che vedono la luce soltanto durante la caccia, per farli cantare ed attirare altri volatili davanti ai fucili del cacciatore. E la Liguria non ha mancato di fare la sua solita brutta figura: hanno votato contro l‘abolizione di questa barbarie Biasotti (PDL),Tullo e Vazio (PD)», conclude la nota dell’Enpa savonese.

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