Savona: approvato in Giunta il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP)

È stata approvata in Giunta la proposta deliberativa consiliare relativa Savona Palazzo del Comuneall’approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP), presentata dall’Assessore all’Urbanistica Livio Di Tullio e dell’Assessore all’Ambiente Jorg Costantino che, in sintesi, prevede che entro il 2020 ci sia una riduzione del 26,4% delle emissioni di CO2. Il progetto è inserito all’interno del Patto dei Sindaci, e vede coinvolti anche l’Università degli Studi di Genova (Dipartimento di ingegneria navale, elettrica, elettronica e delle telecomunicazioni – Polo di Savona) e l’Agenzia Regionale per l’Energia della Liguria.


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L’adesione al Patto dei Sindaci del Comune di Savona è la naturale evoluzione di un percorso volto al raggiungimento di elevati livelli di qualità ambientale, con l’avvenuta certificazione UNI EN ISO 14001 e con l’approvazione, nel 2010, del Piano Energetico Comunale. Affermano l’Assessore Di Tullio e l’Assessore Costantino: “Oggi il Comune di Savona intende impegnarsi per ottenere una significativa riduzione delle emissioni di CO2 attraverso le azioni stabilite dal Patto dei Sindaci, e che vedranno il nostro Comune regista di dinamiche nelle quali dovranno essere coinvolti anche soggetti privati, cittadini, aziende, associazioni, enti per ottenere un vero obiettivo concreto e condiviso. Molto infatti dovrà essere fatto sul versante della promozione e della sensibilizzazione, attraverso incontri, eventi, protocolli di intesa che assicurino la più ampia partecipazione”.

Questo sarà solo il primo passo verso l’obiettivo più ampio di trasformare Savona in una città Smart, in cui gli obiettivi energetici ed ambientali si integrino completamente con quella di una migliore fruizione di servizi, di un incremento della qualità della vita, dello sviluppo di un’economia basata su innovazione e ricerca, in una città intelligente che prevede anche l’inclusione sociale, cultura, informazione. Gli obiettivi del progetto, e cioè la riduzione del 26,4% delle emissioni di CO2, verranno perseguiti prendendo in considerazione le seguenti aree: edilizia (municipale, terziario e residenziale); illuminazione; trasporti; produzione di energia da fonti rinnovabili; informazione e coinvolgimento; acquisti verdi; pianificazione

Per raggiungere l’obiettivo i valori numerici più elevati di riduzione sono previsti nell’edilizia, in particolare grazie alle norme inserite del nuovo Regolamento Edilizio Comunale.