Liguria: nuove tecnologie applicate alla sicurezza stradale

Tecnologie applicate alla sicurezza stradale. È l’obiettivo del progetto Renzo Guccinelli fp1 x00europeo sui sistemi di trasporto intelligenti, partito a marzo, di cui Regione Liguria è partner, in rappresentanza dell’Italia, insieme al Comune di Verona, con un partenariato costituito da altri 10 Paesi UE. Il progetto, che verrà finanziato dall’Unione Europea, si prefigge di rispondere ai bisogni di sicurezza stradale dei paesi coinvolti attraverso appalti innovativi per favorire l’introduzione e la diffusione di tecnologie all’avanguardia. Nel corso del 2014 verrà effettuato un monitoraggio da parte della Regione Liguria che invierà a tutti i soggetti interessati, concessionari autostradali, grandi case automobilistiche, società di autotrasporto, un questionario per rilevare i bisogni a cui offrire risposte concrete, attraverso sistemi tecnologici innovativi, individuati anche grazie ad appalti comuni.

“L’innovazione ad ogni livello – spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli – è la chiave di volta della programmazione 2014-2020 – sia come metodo che come impostazione e anche questo progetto concorre ad attuare la politica ‘smart’ della Regione”. Il progetto vuole infatti approfondire gli appalti pubblici precommerciali per individuare le soluzioni migliori e più nuove. Nel corso del progetto si analizzerà come usare gli strumenti per i sistemi di trasporto intelligente, per mettere in relazione veicoli e infrastrutture, aumentando la sicurezza per guidatori e utenti della strada.

“Un’infrastruttura stradale – continua l’assessore regionale alle infrastrutture, Raffaella Paita – non può prescindere da questi aspetti che sono di tutela e costituiscono anche un servizio per chi guida. In pratica si tratta di studiare e diffondere le buone prassi in materia di trasporto intelligente, in grado ad esempio di deviare il traffico per evitare incolonnamenti o incidenti, confrontandosi con altre istituzioni e altre imprese europee per poi proporre alla Commissione UE un documento unitario”.

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