Savona, caos sul pagamento della Tasi: sindacati chiedono al sindaco Berruti un incontro urgente

Un incontro da fissare “con carattere di urgenza”, per stabilire Savona Palazzo del Comunel’inapplicabilità delle sanzioni per eventuali ritardi sul pagamento della Tasi, l’istituzione di un Fondo di sostegno per le famiglie in oggettiva difficoltà economica e l’azzeramento della quota di contribuzione prevista per gli inquilini. Sono le richieste unitarie indirizzate al sindaco di Savona Federico Berruti dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.


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«Come avevamo preannunciato nei precedenti incontri – dicono i sindacalisti – si è concretizzato, con una presenza massiccia ai CAAF dei contribuenti, il caos generato dal problema del calcolo della TASI, nonostante, di fronte ad una nostra specifica richiesta, l’Amministrazione ci avesse assicurato l’invio dei modelli precompilati per il pagamento (F24). Un caos dovuto alla complessità della materia che riguarda sia i proprietari che gli inquilini, in questo ultimo caso peraltro, una tassa ancora più iniqua poiché gli inquilini sono contribuenti in solido di una tassa patrimoniale sulla casa di altri, a cui pagano già una rendita (affitto)».

«Avevamo chiesto di sanare il deficit procedurale e di non costringere, visti i tempi con cui si è provveduto ad approvare la delibera e il regolamento della TASI (aprile 2014), i cittadini ad estenuanti code ai nostri sportelli per poter evadere l’obbligo contributivo entro la scadenza prevista e ciò è rimasto lettera morta. Così come sono rimaste inascoltate le nostre richieste di fronte all’inasprimento delle tasse locali (TASI, IMU, TARI, ADDIZIONALE IRPEF…) e a fronte di un mutato e drammatico contesto socio-economico in cui versano numerose famiglie savonesi».

«In particolare avevamo sottoposto una serie di proposte che sintetizziamo in un’applicazione più progressiva delle imposte, ad esempio sull’addizionale IRPEF, che nonostante preveda l’esenzione per i contribuenti a fascia ISEE sotto i 15mila euro, viene poi applicata in aliquota unica (0.8per mille) indistintamente per ogni altro contribuente, mentre – concludono – sarebbe stato possibile prendere in considerazione un alleggerimento per i redditi medi».