«Per il periodo 2007-2013 la Liguria poteva accedere al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per oltre 270 milioni: a fine 2013 la Regione ha saputo rendicontare spese per soli 54 milioni di Euro e rischiamo di perdere oltre 200 milioni di finanziamenti solo perché la Giunta non è stata capace di programmare e monitorare l’andamento dei progetti che aveva indicato». Così Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, denuncia la cattiva gestione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (ex fondi FAS) .
«Quando si tratta di programmare, verificare e rendicontare nel medio periodo – dice Pellerano – la giunta Burlando mostra tutti i suoi limiti. Questi fondi sono messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico in acconti che vengono erogati alle Regioni al raggiungimento di successive soglie di spesa. Ebbene dopo 6 anni la Liguria non ha ancora rendicontato spese sufficienti ad incassare il terzo acconto su undici. Altro che fondi strutturali, siamo di fronte a un fallimento strutturale: spesso la giunta si lamenta dei tagli subiti da Roma, ma non è neppure in grado di spendere i fondi che avrebbe a portata di mano».
Pellerano ha studiato la documentazione relativa allo stato di attuazione del programma PAR FSC a fine 2013 (in allegato) ed entra nel dettaglio: «A oggi il programma è in larghissima parte rimasto inattuato. Solo per fare alcuni esempi: l’asse 1 prevedeva l’investimento di 57 milioni in fondi FSC per ricerca ed innovazione, ma allo scadere del 2013 non è stato speso neppure un euro. Eppure c’erano a disposizione 25 milioni per il progetto Erzelli, 5 per il distretto ligure per le tecnologie marine, 6,5 milioni per i poli universitari decentrati, 20 milioni e 500 mila per il programma triennale per la ricerca e l’innovazione. Si tratta di risorse preziose da investire sul futuro dei giovani e della ricerca in un momento di gravissima crisi occupazionale e sembra impossibile che proprio in questi anni la Regione non sia riuscita a realizzare tempestivamente questi progetti».
«Passando al tema dell’accessibilità e mobilità sostenibile spiccano gli zero euro utilizzati dalla Regione per la realizzazione del Terzo lotto dell’Aurelia bis alla Spezia a fronte di un investimento programmato di 25 milioni in fondi FSC. O ancora le difficoltà di funzionamento del fondo “per la diffusione della mobilità sostenibile”: a fine 2013 di oltre 563.000 Euro ne sono stati rendicontati solo 6.690. Altre brutte sorprese si incontrano sotto la voce “miglioramento qualità ambientale e territoriale”: di 8 milioni destinati alla riqualificazione dell’abitato del Comune di Arcola in sei anni non ne è stato speso neppure uno. Stessa situazione per la riconversione dei parchi ferroviari di Ronco Scrivia e Busalla: erano pronti 1 milione e 500 euro, ma non sono stati spesi».
«I dati peggiori arrivano però dall’asse “tutela e valorizzazione delle risorse ambientali e culturali”. Dall’analisi delle tabelle emerge che di oltre 33 milioni di euro che la Regione prevedeva di investire per i grandi schemi fognari e/o impianti di depurazione in 6 anni sono stati spesi solo 240.000 euro. Spiccano poi i soli 509 mila euro rendicontati per il progetto integrato Sistema Parchi e Alta Via dei Monti Liguri, a fronte di 7 milioni programmati a tal fine o gli zero euro spesi per il completamento e la promozione della rete ciclabile ligure quando il programma prevedeva l’investimento di 5 milioni e 500 mila euro in fondi FSC. La questione approderà in Consiglio Regionale: insieme al collega Morgillo abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere le motivazioni che hanno determinato questo fallimento della Regione nell’impiego dei fondi FSC (ex FAS) e per spingere la giunta a cambiare radicalmente il sistema di gestione di questo genere di programmi, anche per evitare che centinaia di milioni di euro vadano in fumo».