Albenga si veste di jazz: Pino Ninfa in mostra a Palazzo Oddo

di Alfredo Sgarlato – Un nuovo incontro tra fotografia e musica ci viene bebo ferra-photo pino ninfaproposto ad Albenga dall’Associane Culturale Rapalline in Jazz: a Palazzo Oddo si può visitare l’esposizione “Come un racconto chiamato jazz” di Pino Ninfa, fotografo milanese dalla doppia anima: in lui convivono la passione per la musica, il jazz in particolare, ma anche il tango che ha documentato nel 1999 e per il sociale, come raccontato nelle mostre per Emergency, o da “Fotografia e psichiatria”, per l’ospedale di Tradate.


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È il fotografo ufficiale di alcuni dei maggiori festival jazz italiani, da Rumori Mediterranei di Roccella Jonica, a quelli di Padova, Vicenza, oltre ovviamente ai reportage da Umbria Jazz. Ricordiamo anche il libro “Sulle tracce dell’avventura-Omaggio a Hugo Pratt”. Le foto esposte a Palazzo Oddo sono di grandi dimensioni e in bianco e nero. L’autore ha scelto che non vi siano didascalie, perché sia lo spettatore a creare entro di sé un viaggio nel mondo della musica e dei suoi protagonisti.

Nella prima sala prevalgono le foto in cui è documentato il backstage, il pubblico, anche quello casuale che scruta dai balconi, come in un paio delle foto più belle. Nelle foto di Ninfa si respira un dinamismo non inferiore a quello dei maestri più grandi, e un senso plastico notevole. Nella seconda sala abbiamo i ritratti, sia in primo piano che di gruppi al completo. Bellissima una foto, molto ben piazzata al centro della sala, in cui i musicisti lontani diventano pure silhuoettes.

Lo spettatore si divertirà a riconoscere chi sono i grandi musicisti che Ninfa ha colto, da Jarrett a Fresu, e se è un frequentatore di concerti, i meno noti. L’inaugurazione ufficiale sarà venerdì alle 19,30 ma la mostra è già visitabile. Giovedì 22 incontro con l’autore seguito dal concerto di Dado Moroni, a mio parere il massimo pianista italiano insieme a Stefano Bollani. Ancora un ringraziamento per Barbara Locci, Giorgia Grossi, Alessandro Collina e tutti i soci di Rapalline in Jazz per il lavoro che stanno facendo per la nostra città.