Restauri in corso per il patrimonio della Diocesi di Albenga- Imperia

di Claudio Almanzi – Non si fermano mai i lavori e gli interventi che Chiesa Pescatori a Loanodebbono essere affrontati da parte della Diocesi di Albenga- Imperia per la salvaguardia del proprio immenso patrimonio immobiliare, devozionale, artistico, culturale e religioso. Vi sono impegnati, in questo sforzo continuo, operai, mecenati, professionisti, tecnici, maestranze, fedeli, sacerdoti e volontari che si danno da fare con entusiasmo affinchè i preziosi lasciti delle generazioni precedenti possano giungere a quelle future. I lavori e restauri riguardano in questo momento una dozzina di complessi architettonici, oratori, pievi, chiese, edifici, opere ed oggetti d’arte e devozionali.

A Loano continuano gli interventi per il restauro ed il risanamento conservativo di uno dei complessi religiosi ed architettonici tra i più belli della Provincia di Savona, il Convento di Monte Carmelo. I lavori, che sono guidati dall’architetto Giovanni Grossi Bianchi e sostenuti dalla Provincia ligure dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, riguardano in particolare il chiostro, la facciata e la chiesa.

A Stellanello, nel borgo di san Damiano, prosegue la raccolta fondi per il restauro della chiesa, dell’Oratorio e della canonica, mentre sono stati ricollocati, nel Santuario dei Santissimi Cosma e Damiano, due preziosi arcangeli lignei, di scuola maraglianesca, che erano stati recuperati dal Nucleo operativo per la tutela del patrimonio dei Carabinieri. I due angeli, rubati alcuni anni or sono dalla chiesa, insieme ad altre opere ed oggetti preziosi, sono stati ritrovati a Firenze e riportati nel loro santuario d’origine.

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A Laigueglia proseguono i lavori per il restauro dell’organo presente nello storico oratorio di Santa Maria Maddalena, anch’esso recentemente riportato all’antica bellezza. L’ organo è stato affidato agli esperti della bottega artigiana “Nicola Puccini” di Pisa. Il restauro si è svolto sotto la tutela diretta dalla Sovrintendenza per i beni artistici e paesaggistici della Liguria e dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Albenga-Imperia ed è stato reso possibile grazie ai contributi della Conferenza Episcopale Italiana, della Fondazione Agostino De Mari e della Confraternita di santa Maria Maddalena.

A Garlenda i fedeli hanno dato vita ad una raccolta fondi per il recupero ed il restauro del vecchio Oratorio della Natività, prospiciente la parrocchiale, proprio al di là della strada provinciale (nella foto in basso).

A Bastia d’Albenga prosegue la raccolta fondi per il restauro del campanile della chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata.

Ad Arnasco, in località Arveglio, è stato portato a termine il restauro della chiesa campestre di San Dalmazzo, mentre si stanno raccogliendo fondi per poter provvedere alla conservazione di una pieve ed una chiesetta, entrambe di epoca settecentesca e situate nel territorio al confine fra i comuni di Arnasco e Vendone.

A Casanova Lerrone è stato stato completato il restauro della Madonna del Rosario, che è tornata nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Martire. La statua è una pregevole opera lignea realizzata cento anni or sono dallo scultore genovese Attilio Righetti.

A Pieve di Teco verrà realizzato il recupero del complesso architettonico del Convento degli Agostioniani, con annessa la Chiesa di Maria della Consolazione. Il progetto prevede la conversione funzionale del Complesso con un restauro di tipo conservativo. Il progetto, frutto degli studi delle architette Elisa Siffredi ed Arianna Moncagatto, propone una funzione turistico ricettiva per il corpo conventuale e uno spazio museale nella chiesa di Santa Maria della Consolazione che potrà essere utilizzata come spazio espositivo e museale.

A Ranzo proseguono intanto i restauri della facciata e del campanile della Chiesa parrocchiale di San Donato d’Arezzo, guidati dall’architetto Bartolomeo Papone. A progettare gli interventi, voluti dalla parrocchia di N S Assunta e San Donato, è stato l’architetto intemelio Marisa Zilli.

 A Loano la chiesetta dei pescatori e dei marinai della Madonna di Loreto, situata in prossimità del Porto è al centro di un importante restauro. Dopo il consolidamento del porticato gli interventi stanno riguardando anche gli interni in particolare l’altare laterale di fine Seicento. I lavori vengono compiuti dall’ impresa Formento di Finale e diretti dall’ architetto Piera Tassara e dal geometra Marco De Francesco.

A Toirano sono finiti i lavori di restauro del campanile della chiesa di San

Garlenda – Oratorio della Natività

Martino vescovo. I lavori hanno riguardato oltre al consolidamento murario della torre, anche la pulizia delle strutture interne, della pieve medievale, il ripristino del porticato e delle finestre ogivali, il rifacimento dell’ impianto elettrico. La spesa di oltre 160 mila euro è stata per metà finanziata dalla Compagnia di San Paolo.

A Pietra Ligure è stato ultimato il restauro esterno della Basilica di San Nicolò. Gli interventi hanno riguardato le superfici murarie, le pareti che erano degradate, le gronde in ardesie, le cornici, il gruppo statuario. Il restauro continua nel risanamento degli intonaci e dell’ affresco della volta centrale, che racchiude un grande medaglione dalla superficie di 200 metri quadrati che rappresenta il Paradiso, realizzato nel 1862 dal pittore genovese Luigi Sacco. L’ intervento riguarda anche la controfacciata che presenta affreschi, anch’essi del Sacco, che rappresentano momenti della vita di San Nicolò.

Ad Imperia nel monastero delle Clarisse di Porto Maurizio sono in corso interventi e lavori volti al recupero di alcuni affreschi e la messa in sicurezza, nei piani sottostanti del complesso storico e monumentale, dove sono state rinvenute tracce di una antica via incorporata nell’edificio, con aperture di antiche botteghe, pozzi, cisterne e un forno.

A Costarainera infine è stato ultimato il restauro dell’ edificio di culto della chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Giovanni Battista. Fra le opere restaurate una scultura della Santissima trinità, che è stata attribuita alla bottega di Francesco Brea, un crocifisso settecentesco e sei notevoli dipinti seicenteschi. Il restauro è stato reso possibile grazie all’ aiuto economico della Compagnia di San Paolo, della Fondazione Carige, del Ministero per i Beni e le Attività culturali e della Sovrintendenza per i Beni storici ed artistici.