“I venerdì della biblioteca”: presentazione de “Il tassista onesto” di Carlo Denei

In occasione de “I venerdì della biblioteca”, saràpresentato il giorno 2 Albenga frantoio Sommariva a1 Gmaggio ore 18, presso il Museo Sommariva “La civiltà dell’olivo” (Via G. Mameli, 7 – Albenga) il libro “Il tassista onesto” di Carlo Denei (cabarettista e autore televisivo). Nel corso dell’evento interverranno, con l’autore, il Professor Gino Rapa e il giornalista Cristiano Bosco.

Il manoscritto in questione prende spunto dalla lavorazione di un film realmente realizzato dal titolo “Come se fosse amore”. Èil diario di un attore schizofrenico, Carlo Denei, che vive i vari momenti delle riprese in una realtà tutta sua. Gli sceneggiatori e il regista gli lasciano intendere, per scherzo o per un malinteso, che è lui il protagonista della pellicola che stanno per girare. L’attore, zelante e con il petto pieno d’orgoglio, ogni mattina si presenta puntuale sul set, ma, per un motivo o per un altro, non è mai il suo momento. L’intero ricavato della vendita del libro andrà devoluto al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Gaslini di Genova.

«Quella di fare i diari è una mia necessità. O, se preferite, una patologia. Fin da bambino ho sempre tenuto diari, forse per poter controllare e possibilmente rallentare il tempo che passa. Dall’età di ventun anni in poi, ogni volta che andavo in vacanza, facevo un diario dove incollavo foto, biglietti, ricevute e annotavo sensazioni ed eventi in chiave comica. Oggi di questi diari ne ho una cinquantina e ho comprato un mobile apposta per contenerli tutti» afferma l’autore Carlo Denei e, continua asserendo, «“Il Tassista onesto” (diario del film dei Cavalli Marci intitolato Come se fosse amore),  l’ho scritto nel 2001, anno della lavorazione di quella pellicola che poi uscì nelle sale nel 2002. Poi il manoscritto è rimasto lì come tanti altri, ad invecchiare nel mio “armadio di rovere”. Oggi sono trascorsi 10 anni dall’ultimo spettacolo dei Cavalli Marci e altrettanti dalla morte di Rufus, il nostro capocomico, l’inventore del progetto. Così m’è venuta la voglia di condividere il diario con tutti quelli che hanno amato i Cavalli Marci, a quelli che hanno voluto bene a Rufus e anche a me».

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