Vini Inquieti: boom di iscrizioni alla seconda rassegna di Finalborgo

Sono 65 le aziende enologiche di ogni parte d’Italia che sono state bicchiere e vino 00ammesse, con 101 diverse tipologie di vino, alle selezioni di qualità per partecipare alla seconda edizione di “Vini Inquieti”, rassegna nazionale dei vini da vitigni di varietà rare e autoctone. La manifestazione – che lo scorso anno, all’esordio, aveva visto la partecipazione di 18 produttori di 7 diverse regioni – è in programma a Finalborgo, nel prestigioso spazio espositivo di Cà di Nì, dal 16 al 18 maggio, nell’ambito degli eventi collegati alla settima edizione della Festa dell’Inquietudine. Ideata dal Circolo degli Inquieti, la rassegna è organizzata dalla Camera di Commercio di Savona.

L’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino), organo tecnico e operativo dell’evento, sarà chiamata a giudicare con un proprio staff di esperti e tecnici assaggiatori, i vini candidati alla partecipazione, al fine di verificare la soglia minima di qualità necessaria per l’accettazione alla rassegna. A questo fine, i produttori che si sono iscritti dovranno far pervenire all’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Savona (regione Rollo 98, Albenga) una campionatura di 6 bottiglie per tipo, entro giovedì 24 aprile.

Per tutta la durata della manifestazione di Finalborgo sarà in funzione un banco d’assaggio, gestito da personale dell’Onav, dove saranno proposti in degustazione i vini selezionati. Sempre a cura dell’Onav saranno inoltre realizzati  laboratori didattici sulla degustazione e l’assaggio dei vini ammessi alla Rassegna.

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Scopo della manifestazione è di valorizzare per ogni singola zona di produzione i vini da vitigno autoctono raro di qualità accertata, favorendone la conoscenza e la divulgazione tra i consumatori. Ma gli obiettivi sono anche quelli di stimolare i produttori verso la riscoperta di varietà storiche di vite e di informare i consumatori e orientarne la scelta verso varietà autoctone, patrimonio unico del nostro Paese. Inoltre la Rassegna offre l’opportunità di far conoscere ad operatori giunti da ogni parte d’Italia un angolo della Riviera tra i più suggestivi e apprezzati.

Per vini da vitigni autoctoni rari, gli organizzatori della rassegna intendono quelli ottenuti da vitigni poco diffusi, storicamente legati ad uno specifico territorio di ambito locale, oppure ottenuti da vitigni quasi perduti e ripresi nella loro coltivazione in anni recenti. Si tratta di vini che devono comunque essere prodotti ed etichettati in partite di almeno 300 bottiglie (150 per i passiti), non essere classificati Docg ed essere prodotti  in purezza con almeno l’85% di un medesimo vitigno raro.

È comunque prevista una categoria speciale per i vini sperimentali non destinati al consumo per i quali non vi sono limiti minimi di produzione né obbligo di etichettatura.