Trasporto pubblico locale, Rixi: “Agenzia unica, un carrozzone inutile”

«Il principale partito di maggioranza ha dimostrato ancora volta la totale Edoardo Rixi 1G00sordità alle richieste del territorio e dell’utenza ligure ribadendo la volontà cieca di imporre la scelta del bacino unico e dell’Agenzia unica dei trasporti – un nuovo carrozzone della sinistra -, ignorando totalmente le proposte della minoranza che in tutte le occasioni, in primis in commissione, ha sollevato dubbi e perplessità su questo percorso scellerato avviato dalla giunta». Così Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, è intervenuto questa mattina in consiglio regionale durante la discussione sulla realizzazione presentata dall’assessore regionali ai Trasporti Vesco.

«Invece di venire a leggere le quattro paginette preparate dagli uffici – commenta Rixi – avrei ritenuto più utile una seria condivisione delle proposte, anche presentate dalla minoranza in consiglio, e dei dati, concreti e reali, con flussi di traffico, piani di costo e programmazione economica che invece ancora questa giunta non ha reso noti.  Non è accettabile continuare a procedere alla cieca, senza conoscere quale potrebbe essere il punto di caduta delle aziende del tpl ligure, Amt e Atp in testa, e senza sapere quali saranno le risorse stanziate da questo governo al trasporto pubblico locale.  Purtroppo sorge il dubbio che la fretta usata da questa maggioranza per arrivare all’azienda unica prenda le mosse da un pressing delle Ferrovie per arrivare a una gara ferro-gomma, senza alcuna garanzia per i lavoratori delle aziende di tpl e per il servizio di trasporto ai liguri».

«Il risultato che abbiamo sotto gli occhi oggi è una legge scritta male, che non ha tenuto conto delle osservazioni del territorio. Possiamo anche essere d’accordo sulla creazione di un’agenzia per recuperare l’IVA, ma non può diventare un posto dove piazzare amici e politici trombati. Inoltre, bisogna rendere la legge attuabile: oggi non lo è.  Anche la ricerca commissionata a Filse, la finanziaria della Regione, non è mai stata consegnata alla Commissione competente: doveva fornire uno studio propedeutico alla riforma del tpl e invece è stata scritta e votata senza nessun dato sui flussi di traffico perché le rilevazioni sono ancora in corso. La ricerca non mi pare abbia aggiunto nulla al dibattito, ma abbia rappresentato solo una spesa di 450mila euro per dati forniti dalle aziende stesse e che quindi potevano essere reperiti direttamente dalla Regione con una semplice richiesta».

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 «Un inutile esborso di denaro pubblico che poteva probabilmente essere meglio utilizzato per raccogliere le reali esigenze di mobilità del territorio. Oggi è a rischio la tenuta di tutte e aziende del trasporto pubblico in Liguria: si doveva creare un percorso di condivisione per ristrutturare il sistema, così si rischia di finire nelle mani di Moretti, senza alcuna garanzia per il servizio all’utenza e ai lavoratori delle aziende del tpl», conclude Rixi.