Divorzio definitivo tra Guarnieri e Nucera. Call center cerca candidati per Forza Italia?

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di Mary Caridi – Nucera tace e lavora alle sue liste, piccoli ritocchi e contatti frenetici per completare la squadra che lo sosterrà in questa avventura. Piccoli aggiustamenti – i candidati sono tanti –  le riunioni si susseguono, serve tempo per limare, dosare le diverse provenienze politiche ma, a detta dei simpatizzanti,  il clima che si respira è di profonda unità e consapevolezza che da questa scelta nessuno intende fare un passo indietro per tornare all’ovile. Piuttosto resta fuori dalla competizione e se ne va al mare, aveva detto tempo fa.

I giochi tra le liste Guarnieri e Nucera si muovono anche su scala psicologica. Uomini vicini alla Guarnieri mettono in giro la voce che lui neririentrerà in Forza Italia e tornerà in lista con loro; uomini vicini a Nucera dicono che loro non solo vanno avanti, ma hanno la fila di persone vicino alla Guarnieri pronte al salto nelle loro tre liste civiche. Nucera, per seminare incertezza nella parte avversa, non annuncia la sua discesa in campo e in Albenga gira persino la voce – tutta da verificare –  che i forzisti ingauni siano talmente in difficoltà nel fare la lista in sostegno della Guarnier, che un call center milanese stia facendo sondaggi e telefonate per arruolare i candidati.

Si arriva anche allo scippo di data della presentazione della candidatura. Prevista in via ufficiosa per sabato, quella di Nucera,  e subito scelta dalla Guarnieri per oscurarla; e ancora Nucera che gioca al gatto col topo, dopo il “trattamento” ricevuto dalla Guarnieri  che chiede a lui un passo indietro, mentre a farlo  – a detta dei suoi sostenitori – ancora oggi dovrebbe essere lei.

La Guarnieri si è infilata da sola in un cul de sac che oggi la porta ad una grande incertezza. Perché tra i  circa 16.000 elettori, quelli  di area centro destra che voteranno a maggio di certezza ne hanno una sola: Forza Italia  spalmata su tutte le liste, dal centro-sinistra al centro-destra. Con preferenzieri di peso ormai ex, nella lista “Voce alla gente” di Vannucci/Pastorino/Boscaglia, che vuole fare il botto alle elezioni per Giorgio Cangiano.

eraldorosyCon il più votato del dentro-destra Schneck, apparentemente fuori gioco, ma in grado di far convergere il suo peso elettorale a suo piacimento. A lei resta il fedele Eraldo Ciangherotti, presidente di un club Forza Silvio, che per la prima volta avrà l’occasione di verificare nelle urne il suo effettivo peso elettorale. Chissà se porterà consenso il suo attacco  contro Vazio e ora esteso contro Cangiano, in puro stile belpietrista e sallustiano?

E Lugani,  guardato a vista dai fedelissimi della zarina e coccolato, perché lui sì che ha fatto una scelta di campo,  contestata dalla sua stessa luglista giovani, ora decimata nelle persone che sono restate fedeli a Nucera. Poi ci sono alcuni nomi che vengono dati in lista sia da una parte che dall’altra: gli attendisti, quelli che devono “capire” prima di decidersi a scegliere.

Un dato è certo, Guarnieri in questa partita ha sbagliato la sua strategia e si è procurata un sacco di avversari. Ora va in battaglia decimata nell’esercito, come condottieri di punta le restano i fidi: Podio, Lugani, Ciangherotti, e i simboli di partito. Angioletto insegna che pur votando nella stessa tornata europee o politiche e amministrative, la gente di Albenga sa scegliere le persone e i simboli contano fino a un certo punto, pochissimo nelle amministrative.