Questa sera, mercoledรฌ 19 marzo, alle ore 21.00, la Sala Consiliare del Comune di Borgio Verezzi, in Via del Municipio 17, sarร la sede del terzo dei 6 appuntamenti con “Le Nobelesse”: incontri letterario-psicologici con 13 donne Nobel della Letteratura. Lโingresso รจ libero. Agli studenti partecipanti che ne facciano richiesta sarร rilasciato certificato di partecipazione valido per il credito scolastico.
Promossi dallโAssociazione s.p.i.a. sentieri di psicologia integrata e applicata in collaborazione con il Comune di Borgio Verezzi, gli incontri vedranno impegnate Stefania Bonora, Oriana Cartaregia, Carla Crespi, Graziella Frasca Gallo, Paola Maritan, Linda Marongiu, Nella Mazzoni, Silvia Metzeltin, Silvia Taliente, un gruppo di donne appartenenti a differenti ambiti professionali che, di volta in volta, presenteranno al pubblico le opere ma soprattutto lo sguardo delle 13 donne Nobel per la Letteratura.
Protagoniste della serata dedicata alla negazione dellโidentitร e allโinviolabilitร del corpo saranno tre grandi scrittrici: Pearl Buck, Elfriede Jelinek e Toni Morrison. Temi brucianti, difficili, che verranno affrontati attraverso le parole, a volte pietose, come nel caso della Buck, a volte durissime e senza speranza della Jelinek, o ancora terribili e compassionevoli di Toni Morrison.
Tre scrittrici che, attraverso lโimmagine epica di mondi a noi lontani come la Cina feudale e lโAmerica degli schiavi, o vicinissimi, come lโAustria della Jelinek, riportano lโattenzione sulla condizione della donna, ma anche degli uomini, inchiodati a uno stare che nega il valore dellโidentitร e del corpo femminile, ma prima ancora umano dei personaggi ritratti nei loro romanzi. Punti di vista differenti, epoche lontane, quasi dimenticate o attualissime, che hanno segnato la storia dellโuomo.
Attraverso la loro scrittura sarร possibile comprendere le motivazioni che hanno portato lโAccademia di Svezia allโassegnazione del Nobel come nel caso della Buck: โConcedendo il premio di questโanno a Pearl Buck per le opere notevoli che ha lasciato lungo il suo cammino che conduce verso la simpatia umana nei riguardi di popoli separati da noi da frontiere lontane, e per lo studio di ideali umani ai quali ella ha prestato la sua arte di descrivere cosรฌ perfetta e viva, lโAccademia Svedese รจ cosciente di agire in armonia e dโaccordo con i propositi che si era prefisso Alfred Nobelโ.
O ancora, di Toni Morrison, insignita del Premio grazie al fatto โche in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dร vita ad un aspetto essenziale della realtร americanaโ, o infine di Elfriede Jelinek la cui motivazione del Nobel recita โper il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano lโassurditร dei clichรฉ sociali e il loro potereโ.
Tre linguaggi, tre mondi, tre donne capaci di squarciare il velo di connivenza, violenza e silenzio su condizioni di vita durissime, al limite dellโinumanitร , che ci costringono a aprire gli occhi e ragionare.