Tutela minori: governo rimetta in funzione l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza

Il nuovo governo rimetta in funzione l’Osservatorio nazionale per l’infanzia Parlamento Aula 01e l’adolescenza e predisponga in tempi brevi un nuovo Piano nazionale per l’infanzia con obiettivi e risorse adeguati. Lo chiedono all’unanimità la commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, e il Garante nazionale per l’infanzia, Vincenzo Spadafora, che oggi è stato audito dalla commissione nell’ambito dell’indagine sulla povertà e sul disagio minorile. “A queste sfide – commenta l’on. Brambilla – confido che il premier Renzi voglia dare una risposta lungimirante. Dobbiamo essere tutti consapevoli che investire sui nostri bambini vuole dire investire sul futuro di questo paese”.

Secondo la commissione e il Garante, poiché la crisi economica ha inciso pesantemente sulle condizioni di fasce sempre più ampie della popolazione giovanile e allo stesso tempo ha reso più difficile, per mancanza di fondi, l’intervento delle pubbliche amministrazioni, occorre un’attenta e profonda revisione nell’uso delle risorse, per spendere meglio. E’ urgente predisporre un nuovo Piano nazionale dell’infanzia ed attivare, per seguirne l’attuazione, una cabina di regia che al momento manca e potrebbe essere l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, ancora in attesa di rinnovo.

Oltre al monitoraggio sulle voci di spesa iscritte a bilancio a favore dell’infanzia, sarebbe opportuna, ha sostenuto il Garante, anche una valutazione “preventiva”dell’impatto dei singoli disegni o proposte di legge sulle condizioni dei più giovani tra i nostri concittadini. “La tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti – sottolinea l’on. Brambilla – deve essere sempre e comunque una priorità. Non può diventare una bandiera di partito, ma deve restare un obiettivo che unisce tutte le forze politiche per realizzare finalmente una vera svolta, a maggiore ragione in questo momento di forti difficoltà per le famiglie”.

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