“La sabbia nelle tasche”: a Doc in Borgo una pellicola dedicata al tema dell’emigrazione

Domenica 2 Febbraio alle ore 17, presso l’Auditorium di Santa Caterina a Sabbia nelle tasche a VarigottiFinalborgo, terzo appuntamento con “Doc in Borgo”, la rassegna organizzata dall’Assessorato alla cultura della Città di Finale Ligure e curata dalla Biblioteca Mediateca Finalese, arrivata alla quarta edizione.

Per l’occasione verrà proiettato il documentario “La sabbia nelle tasche” di Filippo Grilli, una pellicola dedicata al tema dell’emigrazione, che ha visto impegnata una troupe, costituita quasi interamente da giovani volontari, di oltre 30 tecnici e collaboratori, impiegando 60 attori, tutti rigorosamente non retribuiti e circa 30 comparse.

Le riprese sono iniziate il 29 Ottobre 2011 per terminare a fine Luglio 2012 (solo week-end e alcune serate infrasettimanali) percorrendo oltre 5000 chilometri e utilizzando location in Lombardia, Marche, Francia, Spagna, Genova e Varigotti in Liguria.

Advertisements

“La sabbia nelle tasche” narra una vicenda vissuta, una storia e un’avventura simili a tante altre, nel cui evolversi vengono alla luce comportamenti abituali di chi si imbatte in esse: l’insofferenza, il disprezzo, l’intolleranza. Ma non è solo questa l’umanità che Abdel Rahim e i suoi compagni incontrano. C’è anche un mondo fatto di accoglienza e rispetto, un mondo che il film porta alla luce pur senza voler essere politica o didattica, perché è solo un’opera che descrive una storia fra le tante storie d’emigrazione, conscio che dalla semplice realtà degli avvenimenti spesso si può costruire un ponte fra le sponde opposte dello stesso mare.

L’ingresso è libero e, al termine, come sempre sarà offerto un rinfresco in collaborazione con la Bottega del Commercio Equo e Solidale di Finale Ligure.

La sabbia nelle tasche (2012) di Filippo Grilli con Lorenzo Pozzi, Nicoletta Monaco, Luca Pirola, Marco Maggioni, Simone Farina, Hani Shaban, Alberto Arosio. Genere Drammatico. Produzione Italia 2012. Al commissariato di Genova è trattenuto un giovane marocchino, accusato di furto in un centro commerciale della città. Il suo nome è Abdel Rahim e da qui inizia la sua storia. Ma chi è nella realtà Abdel Rahim? Uno dei tanti clandestini sbarcati in Italia, un piccolo delinquente come indicano i testimoni del furto o dietro il suo crimine si nasconde qualcos’altro?

“La sabbia nelle tasche” racconta una vicenda di miseria e dolore, narrando, in un incessante incalzare di avvenimenti, il lungo cammino del protagonista attraverso l’Europa che, se a tratti lo respinge, talvolta lo aiuta. Il film ne ripercorre le tracce, dalle spiagge del Marocco all’arrivo in Italia e osserva attraverso i suoi occhi il progressivo svanire delle speranze, la difficile lotta per la sopravvivenza fino alle lusinghe del denaro facile, una seduzione che lo condurrà all’arresto.

Il film, raccontando una vicenda tratta da una storia vera, si domanda e al contempo chiede agli spettatori il perché dei tanti pregiudizi sulla figura dei clandestini. Sono soltanto stereotipi di una società che nel diverso vede essenzialmente un nemico oppure in questa difficile tolleranza vi è un fondamento di logica? E per questo mette a confronto due mondi, due culture e due religioni solo all’apparenza così dissimili.