Ccnl Turismo: rinnovato l’accordo tra sindacati, Federalberghi e Faita

(Roma) – “L’economia turistica italiana offre un contributo decisivo alla Pierangelo Raineri Fisascat G00produzione della ricchezza nazionale, allo sviluppo dell’occupazione, all’attivo della bilancia valutaria: il valore aggiunto delle attività connesse al turismo è pari a circa 83 miliardi di euro; i consumi turistici interni ammontano a 114 miliardi di euro, buona parte dei quali (circa 30 miliardi di euro) è determinato dalle spese effettuate in Italia dai turisti stranieri; gli esercizi ricettivi italiani ospitano ogni anno 375 milioni di pernottamenti; il settore offre lavoro a 1,5 milioni di persone di cui circa 1 milione di lavoratori dipendenti”. È questa la premessa consapevole all’accordo di rinnovo del contratto nazionale del turismo siglato la notte scorsa, dopo tre giornate di confronto tra le organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e le associazioni datoriali Federalberghi e Faita aderenti alla Confcommercio e rappresentative dei settori ricettivi alberghiero, dei villaggi vacanza e dei camping.


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Nel merito l’intesa, che avrà una durata eccezionale di 40 mesi con decorrenza dal 1° maggio 2013 fino al 31 agosto 2016, rafforza le relazioni sindacali – con la previsione di incontri trimestrali finalizzati al monitoraggio dell’andamento del settore – e rilancia il secondo livello di contrattazione aziendale e territoriale. Le parti, ritenendo comunque non più rinviabili interventi legislativi ed istituzionali finalizzati al sostegno del comparto pilastro portante dellíeconomia italiana, concordano sulla necessità di riqualificare il settore riconoscendo nel welfare contrattuale e nella bilateralità il sistema attraverso il quale sostenere il comparto attraverso interventi in ambito formativo, del sostegno al reddito, sanitario integrativo e previdenziale complementare. Parte integrante del nuovo Ccnl anche un protocollo sulle nuove funzioni da attribuire proprio al sistema degli enti bilaterali: in primis l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro con l’introduzione di una banca dati in seno all’Ebnt Nazionale e poi con l’iistituzione di una commissione paritetica che verificherà periodicamente lo stato di “salute” del settore ed interverrà sulla necessità di aggiornare le eventuali intese sulla rappresentanza. E’ altresì prevista l’istituzione di una commissione tecnica sulla tematica della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Con il protocollo le parti si impegnano formalmente anche a verificare le condizioni per l’istituzione di un Fondo di Solidarietà di tipo Bilaterale riservandosi la possibilità di optare, in via temporanea, per l’adesione al Fondo Residuale presso l’Inps o per la costituzione di un fondo di settore nel rispetto del principio della pari dignità tra tutte le organizzazioni costituenti i fondi.

Sulla classificazione del personale alberghiero sono state introdotte nuove figure professionali di 1°, 2° e 3° livello inerenti l’attività di promozione turistica, di aggiornamento professionale del personale tutor di tirocinanti ed apprendisti nonché degli istruttori e degli insegnanti di materie tecnico-pratiche (es. bar, cameriere di sala e personale addetto al ricevimento e degli impiegati addetti alla comunicazione).

Sul mercato del lavoro le parti hanno revisionato e rafforzato l’istituto contrattuale dell’apprendistato stabilendo una nuova tabella sulla durata del rapporto di lavoro (dai 46 mesi per il 2° e 3° livello fino ai 22 per il 6°) e delle ore medie annue destinate alla formazione. L’apprendistato sarà comunque applicabile a coloro che già possiedono un titolo di studio inerente l’attività turistica. Le parti, su questo tema, hanno definito e sottoscritto anche le linee guida ed i criteri che dovranno applicare gli enti bilaterali per la certificazione dei percorsi di aggiornamento professionale.

In tema di flessibilità è stata inoltre introdotta, considerata la necessità aziendale di avvalersi di un minor apporto di prestazioni lavorative, la possibilità di ricorrere alla riduzione dellíorario di lavoro settimanale di 40 ore, riduzione da recuperare nelle 13 settimane successive o, qualora questo non fosse necessario, attraverso il riassorbimento delle ore non lavorate nei Rol, comunque senza alcuna diminuzione della retribuzione mensile stabilita secondo le tabelle economiche inserite nel nuovo testo.

Sull’aspetto economico è stato definito un aumento di 88 € al 4° livello da riparametrare per gli altri – da introdurre in busta paga con il meccanismo della gradualità in 5 ratei di pari importo a partire dal mese di febbraio 2014 – ed è stato riconfermato, anche a titolo di premio di risultato, un elemento economico a garanzia dell’effettivo decollo del secondo livello di contrattazione quantificato in 222 € per il 4° e 5° livello e riproporzionato per gli altri, demandando al livello decentrato le modalità di erogazione. Qualora, nonostante la presentazione di piattaforme sindacali di secondo livello non venga successivamente stabilito un accordo integrativo, tale importo è stabilito, sempre per il 4° e 5° livello, in 140 €. Migliorate anche le condizioni economiche del personale assunto con contratto extra e di surroga. Le parti chiedono inoltre espressamente al Governo di reintrodurre il sistema della detassazione delle somme erogate a titolo di lavoro straordinario e di salario variabile.

Tra i capitoli inseriti nel nuovo contratto anche quello della “stagionalità” riconoscendo in essa una delle peculiarità strutturali del settore che necessita di “adeguate politiche legislative e contrattuali destinate ad incrementare progressivamente l’attività delle imprese turistiche”, tutelando nel contempo il reddito dei lavoratori ed incentivandone l’occupabilità con la permanenza nel settore attraverso un insieme combinato di politiche attive del lavoro a cominciare da un nuovo sistema di incontro tra domanda ed offerta di lavoro fino alla estensione degli sgravi fiscali a vantaggio delle imprese in caso di trasformazione del rapporto di lavoro. Le parti demandano inoltre al secondo livello la possibilità di prevedere la stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratto e a tempo determinato.

I sindacati e le associazioni datoriali hanno convenuto anche sulla necessità di una rimodulazione degli interventi di sostegno al reddito per i lavoratori del settore con il riconoscimento di una copertura economica effettiva connessa al rischio disoccupazione nei periodi fuori stagione, collegando le forme di integrazione del reddito alle politiche attive del lavoro ed alla partecipazione ai percorsi formativi.

Le parti individuano inoltre, nel sistema dei “buoni vacanza”, il percorso incentivante di un turismo sostenibile in bassa stagione anche per le famiglie i giovani, gli anziani ed i disabili meno abbienti favorendone la maggiore accessibilità turistica. La richiesta al Governo ed alle istituzioni ai diversi livelli è quella di attivare politiche socio-economiche verso tale direzione a cominciare dalla riduzione delle aliquote Iva da applicare ai servizi ricettivi e della ristorazione e dalla integrale deducibilità delle stesse imposte.

La Fisascat ha espresso soddisfazione per i contenuti dell’intesa. “Il confronto che ha portato al rinnovo del contratto nazionale con le associazioni datoriali Federalberghi e Faita è un esempio di relazioni sindacali proiettate alla tenuta del settore – ha commentato il segretario generale aggiunto Giovanni Pirulli – La flessibilità contrattata, che rappresenta una modalità per contrastare gli effetti della recessione ancora in atto, è comunque finalizzata al mantenimento occupazionale e del reddito ed anche della stabilizzazione dei lavoratori stagionali per i quali abbiamo convenuto anche la possibilità di allungare il periodo di lavoro sia attraverso l’avvio dei percorsi di destagionalizzazione che con la promozione del turismo accessibile”.

È il segretario generale Pierangelo Raineri a sottolineare l’urgenza di riaprire il confronto con le associazioni datoriali che hanno abbandonato il tavolo e con quelle che hanno dimostrato una minore apertura. “Auspichiamo che le associazioni dei pubblici esercizi e della ristorazione collettiva Fipe ed Angem tornino sui propri passi e si dichiarino pronte a riaprire il negoziato – ha dichiarato Raineri – Anche con Federturismo, Confindustria Alberghi e Confesercenti ci auguriamo possa svilupparsi un confronto finalizzato al rinnovo contrattuale in tempi brevi”.