Albenga: Iniziano le danze per le elezioni del sindaco

comunedi Mary Caridi- Nessun dorma! Pare questo il motto che, sotto una calma apparente, agita le acque del panorama politico ingauno. Dopo la caduta traumatica del primo sindaco donna, Rosy Guarnieri, finiti il clima natalizio e le feste, qualcosa si muove. Lei, la zarina, non pare abbia ancora assorbito ed elaborato la sconfitta e la caduta e armata di dente avvelenato tenta di restare in prima linea per conservare la forza necessaria ad una sua ricandidatura a sindaco. Agevolata dalla incapacità del suo più naturale avversario, il forzista Massimiliano Nucera che gioca di rimessa, entra in campo dopo che lei ha già buttato la palla e rincorre un pallone non suo. Lei detta l’agenda a livello giornalistico e lui arriva, ma sempre un minuto dopo, senza che mai sia il primo a prendere un’iniziativa. Ovvio che l’esperienza conti, il carattere pure e quello della Rosy è noto. Lei dà il meglio o il peggio di sè in battaglia.

Dal distacco del Pdl ed entrati nel Nuovo centro destra di Alfano, Roberto Tomatis, Bruno Robello de Filippis hanno indossato la maglietta per iniziare la partita per il  nuovo sindaco di Albenga.  Sarà Roberto Tomatis il candidato ufficiale a sindaco per il nuovo centro destra di Alfano. A coordinare i due giocatori, il giovane Matteo Consavella si dà un gran da fare. Incontri a livello regionale e domani a Roma, in sede nazionale a Roberto-Tomatis-ufficio-01discutere con i capi del partito. Da Genova il referente del partito, Eugenio Minasso, ha dato carta bianca sia per una lista di partito – che consentirebbe di contarsi a livello locale – sia per una eventuale lista civica.

Dietro l’attivismo della Guarnieri anche la sfida: quella di lasciare a lei, leghista, ancora una volta l’onore della battaglia della candidatura a sindaco. Ma abdicherà anche  questa volta la rinata Forza Italia, rinunciando  a imporre un suo candidato? Sembra altamente improbabile. E sotto traccia (guai a dimenticarsene) anche Gianfranco Sasso si muove nell’ombra e chi non ne terrà conto dovrà vedersela con lui che in città ancora conta un po’ di voti. Potrebbe spingere l’avvocato  Cibien, ex commissario del Pdl ingauno e imporre una sua candidatura a sindaco?

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Poi c’è l’Eraldo. Ciangherotti è sempre sul pezzo nel centro destra e non nasconde la sua ambizione a proseguire, con responsabilità maggiori, la sua carriera politica, questa volta misurandosi in prima persona nell’andare a campare i voti e senbra molto attivo, anche se poco probabile lui ci prova. Il suo tentativo di imporre una sua candidatura per FI è visibile dalla pervicacia e ostinazione con le quali attacca, un giorno sì e uno no, l’onorevole del Pd Franco Vazio. Sono mosse che derivano dalla sua personalità politica (sempre a caccia di un nemico da distruggere e dileggiare) o strategie per imagesCAS1K6R2diventare il naturale oppositore del centro sinistra? Ma sarà Angelo Vaccarezza a decidere: non solo se correre davvero in prima persona, ma anche su quale uomo puntare per saldare la sua influenza sul territorio, dove le sue decisioni contano davvero molto.

Nel partito democratico prende piede, dopo alcuni nomi civetta circolati per calcolo, e  potrebbe diventare molto temibile per l’altra parte, la candidatura dell’avvocato Cangiano che potrebbe ormai sciogliere le riserve, accettando di correre. Stimato in modo bipartisan potrebbe rappresentare spendibile e gradito  ad eventuali liste civiche che possano poi allearsi  in un doppio turno, quasi inevitabile se saranno tante, le liste anche questa volta. Persino il NCD non pare così legato da vincoli di schieramento se il candidato fosse Cangiano, e forse i problemi potrebbero venire più dalla vecchia guardia di sinistra, probabilmente ostile a Bruno Robello de Filippis che dal NCD. Dipende anche da come andrà avanti l’alleanza politica di governo.

Mauro-Vannucci-mm-02Poi c’è Mauro Vannucci, che potrebbe ripresentarsi con la sua lista Voce alla Gente, nella quale potrebbero confluire nomi di lista di consiglieri e assessori che sono stati defenestrati dalla Guarnieri e liberi da ogni vincolo potrebbero allearsi con il centro sinistra nel ballottaggio. Ancora un’incognita il M5stelle, alle prese con l’autorizzazione del marchio del partito, ma che già si organizza e fa incontri da tempo. Insomma, iniziano le danze! E Viveri insegna: Albenga sa andare oltre i partiti e scegliere in base alla qualità del candidato.