Coronavirus, il punto in Regione Liguria

Giovanni Toti punto coronavirus Regione Liguria

Genova | Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel consueto punto di aggiornamento sull’epidemia da coronavirus ha proposto alcune sue considerazioni in merito ai dati di oggi (vedi QUI: Coronavirus, in Liguria salgono a 331 le persone decedute dall’inizio dell’emergenza; 2329 le persone positive al Covid-19) .“Ammontano a 2329 i positivi in Liguria (67 in più di ieri), gli ospedalizzati sono 1180 (di cui 157 in terapia intensiva), 878 le persone al domicilio, 271 i clinicamente guariti ma positivi al domicilio cresciuti di 33 unità, 34 i guariti con due test negativi, le persone decedute oggi 51. Un numero importante, siamo avviliti e costernati. Questi – ha proseguito Toti – sono i numeri della giornata di oggi, una giornata che forse ci dà qualche barlume di speranza sulle misure assunte e sui loro effetti: migliora infatti il rapporto tra tamponi fatti e positività. Cioè il numero di positivi riscontrati è minore e l’infezione decresce in termini di contagio, decrescono i ricoveri e i numeri di coloro che passano in terapia intensiva sono simili a ieri. Inoltre oggi abbiamo avuto 10 terapie intensive libere. Abbiamo un numero di ospedalizzati molto importante 1180 sulla media intensità di terapia, superiore a quello che ci aspettavamo. Grande è stato e continua a essere lo sforzo delle nostre strutture ospedaliere che forniscono cure appropriate a ogni singolo caso. Questo è merito di operatori, infermieri, medici e dirigenza che lavora senza risparmiarsi”.

NAVE MSC. È in arrivo in porto a Genova una nave MSC con a bordo alcuni casi di auto isolamento essendo contatti stretti di un caso già sbarcato in un altro porto (vedi QUI: A Genova la MSC Splendida: domenica lo sbarco protetto di oltre 500 marittimi). “Oggi si è riunita la cabina di regia – ha detto Toti – coordinata da protezione civile nazionale, insieme al porto di Genova, alla Capitaneria, alla ASL 3 Genovese. Sappiamo che non ci sono passeggeri ospiti, ma solo equipaggio che, per la maggior parte, potrà essere rimpatriato per la quarantena di rito nei propri paesi. Al momento solo alcuni paesi oppongono resistenza al rimpatrio dei propri cittadini, come l’India, ma noi siamo stati chiari abbiamo detto che siamo in grado di ospitare la nave con un minimo numero di persone a bordo. Nel caso in cui non venissero rimpatriati saranno ospitati dall’ armatore fuori dalla Regione Liguria. Le nostre strutture sono al massimo del loro impegno. Comunque è previsto un aggiornamento domani, quando sapremo il calendario delle partenze delle singole nazionalità dell’equipaggio”.

Test. Come anticipato nel pomeriggio il presidente ha comunicato di aver messo in campo un aumento dei test molecolari e un piano ambizioso di test sierologici che riguarderà il personale sanitario e quello delle RSA, più alcuni campioni di cittadini individuati tra i donatori di sangue. I test prenderanno il via già nelle prossime ore. “Ci auguriamo – ha ribadito Toti – che possano essere utili per conoscere la reale estensione dell’ infezione in regione e poter così tarare anche la risposta ospedaliera”.

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Cantieri. Toti ha parlato in giornata con il ministro alle Infrastrutture De Micheli per far presente che l’intenzione delle Istituzioni liguri è quella di continuare a lavorare, ove possibile in sicurezza, non solo al ponte Morandi, ma su tutta l’area dei cantieri riguardanti il dissesto idrogeologico e il recupero di danni, necessario alle popolazioni. “Ho capito che anche il governo – ha aggiunto Toti – ha una visione comune a quella di Regione Liguria e Città Metropolitana di Genova sul fatto che i cantieri debbano proseguire”.


Assessore regionale alla sanità Sonia Viale. L’assessore ha fatto il punto su quanto messo in campo da Regione Liguria e sull’attivazione di tutte le misure che erano state precedentemente previste dal Ministero della salute nelle sue linee di indirizzo dei servizi ospedalieri, a seguito dell’emergenza. “Abbiamo raddoppiato – ha detto Viale – i posti di rianimazione e alta intensità del 100% e se riusciamo a mantenere un margine di 10 letti liberi ogni giorno vuol dire che abbiamo ben operato nel raddoppiare i posti letto. Abbiamo ricevuto indicazioni dal Ministero di sospendere le attività di ricovero in elezione e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo individuato strutture dedicate al Covid 19 nei tempi in cui la consapevolezza della pandemia non era così diffusa. In più abbiamo individuato delle aree non Covid per consentire alle persone di continuare a essere curate, in particolare per i punti nascita, e per gli oncologici. Abbiamo coinvolto strutture private come Villa Azzurra e altre realtà della sanità privata della nostra regione. Abbiamo individuato e potenziato subito il 112 e per il pronto soccorso abbiamo installato tende di pre-triage ormai conosciute da tutti; così come abbiamo chiuso alcuni punti di primo intervento e pronto soccorso, come è stato detto dal Ministero. E abbiamo curato particolarmente anche l’aspetto delle associazioni di volontariato per implementare l’utilizzo di strumenti da dedicare all’emergenza”. “Sull’area territoriale abbiamo attivato subito i gruppi di Medicina territoriale – ha continuato Viale – che hanno il compito di recarsi a casa delle persone per individuare eventuali situazioni collegate al Covid 19. L’andamento della risposta in regione è stato a macchia di leopardo, in alcune zone svolgono attività bene, nell’area metropolitana di Genova abbiamo necessità di implementare ancora. E massima è stata l’attenzione anche alle RSA. Quindi la circolare del ministero del 25 marzo sintetizza le attività che noi abbiamo già predisposto”.

Test Sierologici. “Il numero dei tamponi è in aumento – ha detto Viale – ed è destinato a crescere anche per le attese della popolazione. Dobbiamo avere le idee chiare e sapere la validità e la durata tamponi. Il test sierologico consente di intercettare chi ha bisogno di effettuare i tamponi. Partiamo con i test sul personale sanitario e sulle Rsa e li attiveremo anche su un campione di popolazione ligure come i donatori di sangue. Così non dobbiamo impiegare personale che in questo momento serve altrove”.

Assunzione personale. “I numeri crescono: la scorsa settimana abbiamo assunto 152 unità e oggi siamo arrivati a 247 unità di personale in tutte le ASL, tra questi 89 medici e 86 infermieri ma anche tecnici di laboratori e anche 40 specializzandi e tre medici in pensione rientrati in servizio”. (vedi QUI: Coronavirus, Regione Liguria: “raggiunte oggi 247 assunzioni di personale sanitario”)

Celiaci. Per i celiaci che devono assumere particolari cibi Regione Liguria ha previsto che la validità dei buoni venga prorogata per il mese di marzo, aprile e maggio e di poter utilizzare i buoni cartacei di maggio nel mese di aprile. E vista la difficoltà di approvvigionamento di inviare il buono via whatssapp al luogo dove vanno ad acquistare i cibi per farseli recapitare a domicilio. Una comunicazione già fatta all’associazione celiachia.


Assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. “Abbiamo completato l’emergenza di Costa Luminosa di Savona – ha detto Giampedrone – mancano ancora gli sbarchi dei membri dell’equipaggio, poi si proseguirà con la sanificazione della nave e per questo rimarrà solo il minimo personale a bordo. Questo pomeriggio è arrivata in porto MSC Splendida con 1200 membri dell’equipaggio. Abbiamo riunito il tavolo emergenza nazionale insieme alla sanità marittima, a MSC e all’Autorità Portuale e domattina torneremo a riunirci per le opportune verifiche della sanità marittima a bordo. E procederemo poi agli sbarchi già domenica. Domattina i nostri ragazzi saranno impegnati nel recupero di materiale sanitario in provincia di Modena che comprende dei caschi per la respirazione”. L’assessore Giampedrone ha ringraziato nuovamente l’Agenzia delle Dogane che “ha consentito oggi il recupero di 50.000 pezzi che servono per coadiuvare la nostra sanità. Erano pezzi destinati all’estero, ma per il blocco previsto possono andare a aiutare il nostro sistema sanitario. Nei prossimi giorni attendiamo il primo milione di mascherine chirurgiche che verranno recuperate dai nostri ragazzi a Malpensa” (vedi QUI: Coronavirus, sarà destinata agli ospedali liguri la maxi requisizione ADM-video).


Prof Matteo Bassetti responsabile della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Oggi San Martino ha visto transitare quasi 400 pazienti, tra ricoverati per tempo breve o più lungo. Abbiamo avuto numerosi decessi, l’età media per San martino è di 79 anni. Riguarda una fascia molto alta di età della popolazione. Abbiamo anche pazienti giovani che hanno avuto bisogno di cure respiratorie, ma buona parte di loro sta andando meglio e ci auguriamo di poter loro levare le macchine. In pratica il 50% dei pazienti ricoverati In Clinica Malattie Infettive sono andati a casa. Il nostro obiettivo è quello di portare a casa le persone per alleggerire sistema. La scorsa è stata una settimana difficile con ricoveri, oggi la situazione è più tranquilla, sia per il pronto soccorso, sia per altri reparti, segno che siamo in una fase di stabilizzazione dei ricoveri che è il dato più importante da guardare”. “Ringrazio l’assessore Viale – Ha detto Bassetti – per lo sblocco sbloccata della situazione del farmaco Remdesivir e mi auguro che dalla prossima settimana sia a disposizione del San Martino; inoltre siamo stati selezionati a livello nazionale tra gli 8 centri che potranno sperimentare un farmaco giapponese il Favipiravir che sta dando alcuni risultati. Ci auguriamo di poter iniziare già lunedì prossimo”.