Consiglio regionale: le relazioni sulla manovra di bilancio (1)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Il presidente della I Commissione Affari generali, Istituzionali e Bilancio Lilli Lauro ha illustrato il Disegno di legge 137 “Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2023 (Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2023-2025). «Il provvedimento – ha esordito – stabilisce che, per l’anno 2023, le eventuali disponibilità di risorse derivanti dalla gestione del bilancio siano, prioritariamente, destinate a realizzare gli obiettivi di indebitamento netto, di riduzione del debito e agli investimenti». Il presidente ha ricordato le misure già adottate negli anni e finalizzate al rinnovo del parco automobilistico regionale, in particolare una serie di esenzioni dalla tassa automobilistica per i veicoli meno inquinanti. «La Regione – ha precisato – ha deciso di interpretare estensivamente la normativa statale, che prevede l’esenzione per i motori elettrici, ricomprendendo tutti i veicoli senza distinzione e, pertanto, anche i tricicli e i quadricicli, che tecnicamente non rientrano nei motocicli indicati dalla normativa statale di riferimento». Fra gli altri interventi Lilli Lauro ha citato la misura di contenimento della pressione fiscale in materia di Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), nei casi in cui nel 2023 l’impresa sia avviata da giovani, prevedendo l’azzeramento dell’IRAP per il 2023 e per i due anni successivi. Il presidente ha ricordato che il disegno di legge è stato sottoposto al parere del Consiglio delle Autonomie Locali, che si è espresso favorevolmente il 12 dicembre 2022.

Il presidente della I Commissione ha poi illustrato, nel dettaglio, anche il disegno di legge 138 “Disposizioni collegate alla Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2023 (Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023-2025)” sottolineando, in particolare, gli interventi per incentivare l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi prestati al cittadino, di competenza comunale, nelle forme dell’Unione di Comuni e in altre convenzioni «fornendo supporto ai Comuni, specie a quelli di piccole dimensioni, tramite la concessione di contributi dedicati». Nella sua dettagliata relazione il presidente ha citato anche alcune modifica della disciplina dei Programmi regionali di intervento strategico (P.R.I.S.), che definiscono meglio le tipologie di intervento infrastrutturale affinché gli enti locali possano adottare più agevolmente i Programmi e «circostanziano le misure di tutela per i soggetti interessati dalla realizzazione delle opere pubbliche, estendendole anche alle attività commerciali». «Viene disciplinato – ha aggiunto – il fondo per il supporto alla residenzialità e semiresidenzialità sociosanitaria, destinato alla copertura del contributo di solidarietà per gli utenti in condizioni di fragilità e a basso reddito». Il presidente ha ricordato anche, nel settore della cultura, un contributo straordinario per il Centro sperimentale lirico sinfonico Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e un fondo per le associazioni e società sportive dilettantistiche nei campionati nazionali e internazionali nelle discipline sportive riconosciute dal CONI. «Viene modificata la normativa regionale – ha aggiunto – per disciplinare il recupero di spazi di servizio alla balneazione, in particolare prevedendo che i Comuni possano consentire, anche per periodi limitati di tempo, l’utilizzazione di scogliere artificiali e di altre opere di difesa costiera per attività connesse alla balneazione» e ha citato i contributi per sostenere la costituzione e l’avvio delle Comunità Energetiche Rinnovabili. «Negli interventi di manutenzione ordinaria e di facile esecutività degli alvei dei corsi d’acqua e delle sponde effettuati dai Comuni – ha detto – sarà possibile rilasciare un’unica autorizzazione valida su più bacini o anche su tutto il territorio comunale, per una durata fino a di 5 anni». Fra le altre misure il presidente ha annunciato che i cani di assistenza ai disabili, compresi i “cani di allerta medica”, come i cani per le persone non vedenti, potranno utilizzare gratuitamente i mezzi di trasporto pubblico locale e potranno accedere agli esercizi commerciali o stabilimenti balneari. Lauro ha aggiunto: «In considerazione del protrarsi delle criticità conseguenti all’emergenza COVID-19, è prorogata, sino al 31 dicembre 2023 la durata dei cronoprogrammi per attuare i piani di adeguamento per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali pubbliche e private, presentati dalle aziende». Sempre in tema di emergenza sanitaria la previsione del Fondo integrativo viene estesa agli anni 2024 e 2025, per rispondere al fabbisogno sanitario post Covid-19 e per sostenere la spesa sanitaria corrente per gli ulteriori esercizi 2024 e 2025.

Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha presentato la relazione di minoranza del gruppo. «Il bilancio preventivo del 2023 – ha esordito – è sostanzialmente affetto da staticità, non tiene conto delle condizioni mutate del contesto nazionale internazionale e non è in grado di adeguare la realtà ligure e le sue prospettive di sviluppo alle enormi e significative novità intervenute negli ultimi anni». Secondo il consigliere, infatti, «il provvedimento è affetto da immobilismo e non presenta uno slancio progettuale sui temi fondamentali, in primis quello della sanità, ma anche della scuola e dell’ambiente, non fa chiarezza su funzioni, compiti e ripartizioni interne e sui rapporti reciproci delle società partecipate dalla Regione, non chiarendo quale sia l’effettiva funzione di Liguria Digitale e quale sia la sua “mission”, oltre a quella di gestire notevoli flussi di denari». A questo proposito il consigliere ha ricordato le raccomandazioni della Corte dei Conti contenute nel giudizio di parificazione sull’esercizio 2021 che invitano a tenere sotto controllo le criticità di alcune società come Ligur Capital. «La gestione delle risorse pubbliche – ha sottolineato – deve sempre rispettare i criteri di efficacia, efficienza e economicità». Centi ha rivolto critiche puntuali alla manovra, in particolare, sul tema della sanità e sul Pnrr «su cui sono mancate fin dall’inizio una programmazione e una progettazione organiche e lungimiranti mentre la giunta si è avvalsa di strutture di missione che hanno programmato verso il basso e verso il privato la sanità». Il consigliere ha poi criticato i fondi del Pnrr destinati dalla regione al progetto del biodigestore a Saliceti, nello spezzino, nonostante la bocciatura del Tar e, sempre rispetto a temi ambientali, ha annunciato l’impegno del gruppo per garantire ai parchi un fondo ulteriore, per arrivare a 3 milioni complessivi. Secondo Centi, inoltre, nel sistema sanitario regionale «ci sarebbe l’interazione, spesso non coordinata e controproducente di troppi soggetti nello stesso ambito: le 5 asl, le aziende ospedaliere, ALiSa e la Struttura di missione mentre la legislazione raccomanda una gestione accentrata». Rispetto al rapporto fra il Piano socio-sanitario e bilancio il consigliere ha chiesto una maggiore trasparenza sulla tempistica dei provvedimenti licenziati dalla giunta e, in particolare, sul “Piano Restart” e ha denunciato la carenza di medici, le liste di attesa troppo lunghe per le prestazioni sanitarie e la mobilità passiva, che – ha detto – costa oltre 60 milioni. Centi ha lamentato, inoltre, l’assenza di studi approfonditi sui fabbisogni e un monitoraggio adeguati. Forti critiche sono state espresse sul progetto del “Gaslini diffuso” e sulla mancata realizzazione, nello spezzino, dell’ospedale Felettino e del tipo di accordo siglato con il costruttore, che penalizzerebbe finanziariamente la Regione. Centi ha proposto di finanziare l’opera per la cifra mancante con i fondi del Pnrr, senza accollarsi interessi, oppure di finanziare la cifra mancante accollandosi direttamente un mutuo con CdP al tasso dell’1,8 o di ridurre il progetto a 300/350 posti letto, finanziati solo con i fondi pubblici disponibili e investire i 12 milioni, previsti per il privato, al potenziamento degli organici e dei servizi della Asl5. «Nel settore scolastico – ha aggiunto – manca , un programma formativo non solo edilizio e occorrono incentivi fiscali alle aziende che assicurano l’assunzione di giovani laureati. La Regione deve investire di più in ricerca e innovazione e l’orientamento deve essere costituito da studi approfonditi e programmazione mentre l’attuale intreccio fra offerta formativa, edilizia scolastica e possibilità lavorative offerte dalla Regione offre uno specchio di una progressiva marginalizzazione della scuola». In qualità di presidente della VI Commissione antimafia Centi , infine, ha fortemente criticato un emendamento presentato dalla giunta al Disegno di legge 118 che interviene sulla possibilità di riutilizzo a fini sociali da parte della Regione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose in quanto questa iniziativa lede il ruolo istituzionale della VI Commissione, dove si sta elaborando una proposta di legge, e mentre la giunta stessa sta elaborando un disegno di legge ad hoc.

Advertisements

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), prima della pausa, ha illustrato la prima parte della relazione del gruppo facendo riferimento al difficile contesto internazionale: «L’anno prossimo sarà un anno molto duro, ma la manovra economica regionale non è adeguata alle emergenze e risulta fuori fase, non c’è una misura anticiclica per contrastare i fenomeni di peggioramento delle condizioni di vita delle persone e delle imprese, per superare la crisi energetica e il disastro nella sanità». Secondo il consigliere, nonostante la congiuntura negativa, «non si pongono le condizioni che sono strategicamente necessarie per consolidare il dato positivo, rappresentato dall’opportunità del Pnrr, dei fondi post Covid e della programmazione di fondi europei». Garibaldi ha citato, in particolare l’assenza degli strumenti di pianificazione strategica: «il Piano socio sanitario è è promesso da due anni e poi è stato rimesso nel cassetto in due minuti, non c’è il Piano energetico regionale, anche questo atteso da anni, e non c’è nemmeno il Piano per le politiche sociali, che è scaduto nel 2014 sociale». Il consigliere teme, a questo punto, che le prossime programmazioni, incalzate dagli eventi, siano troppo affrettate e quindi non adeguate e ha ricordato, a questo riguardo, il calo futuro del Fondo sanitario nazionale che potrebbe abbassare gli investimenti per la sanità pubblica. «Io mi aspetto – ha aggiunto – una presa di posizione anche della Liguria affinché il Fondo sanitario aumenti e ci sia una operazione di messa in sicurezza dei presidi fondamentali della sanità invece in questo bilancio c’è una separazione molto netta fra i numeri e ciò che accade fuori e accade dentro e mancano misure per il rafforzamento della rete sanitaria».