Cia Savona, piano per l’agricoltura: “Altri Comuni seguano l’esempio di Albenga”

Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno sul documento della Confederazione Italiana Agricoltori a tutela di aziende e produttori

panoramica di Albenga

Il presidente Sandro Gagliolo e il direttore provinciale Gianluigi Nario di Cia Savona esprimono grande soddisfazione e ringraziano il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, così come tutti i membri del Consiglio comunale, per l’approvazione all’unanimità del piano per il rilancio dell’agricoltura proposto da CIA Agricoltori Italiani.

Nella seduta consiliare è stato espresso voto unanime all’ordine del giorno sul documento avanzato dall’associazione agricola: al centro le priorità del settore e delle sue filiere produttive.

“Ora – continuano i vertici di Cia Savona – auspichiamo che anche altri Comuni del savonese possano sostenere e approvare in via ufficiale la nostra proposta, funzionale alla salvaguardia di tante aziende e produttori del nostro territorio”.

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Ecco gli interventi prioritari: da una legge quadro per il riconoscimento del valore delle produzioni agricole lungo la filiera, passando per la centralità aree interne e agricoltura familiare e ancora il consumo di suolo zero, oltre a grandi invasi a usi plurimi per l’emergenza siccità. E poi la fauna selvatica, la revisione della Pac per contrastare la troppa burocrazia o ancora la crisi climatica.

Sui fitofarmaci non rinunciare, per imposizioni normative comunitarie, a principi attivi senza la disponibilità di valide alternative, arrivando ai capitoli sulla competitività e lotta alla concorrenza sleale. Infine, garantire il credito di imposta per il gasolio agricolo.

E poi le richieste dirette alla Regione: “Oltre agli interventi necessari sul fronte irriguo e della fauna selvatica, il potenziamento dei servizi tecnici per evitare il sempre più concreto rischio di non utilizzo pieno delle risorse comunitarie, così come la definizione di piani di settore che pongano in essere strategie per il consolidamento dei diversi comparti produttivi, fornendo strumenti di rafforzamento delle imprese e relazioni di filiera che valorizzino il prodotto agricolo” conclude Cia.