Uil Liguria: “Riapertura delle attività? Cautela e confronto; nessuno sia lasciato indietro”

Mario Ghini e Sheeba Servetto: “Non dobbiamo rischiare di vanificare gli sforzi che i cittadini liguri hanno fatto fino a questo momento. Non dobbiamo abbassare la guardia: la vita viene prima di tutto”

cartelli attenzione

Genova | Bene le misure economiche previste per le piccole e medie imprese e per quelle micro annunciate dall’assessore Benveduti, affermano Mario Ghini (segretario generale Uil Liguria) e Sheeba Servetto (segretario confederale regionale Uil Liguria), con qualche “ma”.

“Tre bandi dovranno contenere indicazioni relative alla tutela dell’occupazione, la Uil non può che essere d’accordo. Tuttavia, neanche troppo tra le righe, vogliamo sottolineare che è necessario evitare deroghe al protocollo del 14 marzo che non rispettino la piena tutela della salute dei lavoratori. La Uil – proseguono Ghini e Servetto – è perplessa sull’ipotesi dell’assessore di essere disponibile a ricondurre con gradualità tra le attività economiche essenziali anche alcune realtà non comprese nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, già più esteso per la Regione Liguria, in cui è il settore dell’edilizia privata, ad esempio, è già ripartito”. 

“Non dobbiamo  rischiare  di vanificare gli sforzi che i cittadini liguri hanno fatto fino a questo momento:  è preoccupante il dato degli esperti rispetto al tasso di contagio. Non dobbiamo abbassare la guardia: la vita viene prima di tutto. È necessario fare sintesi e riportare la discussione al tavolo del Presidente Toti per condurre tutte le azioni a una logica più equilibrata rispetto alle altre regioni e non difforme dalle direttive nazionali. Inoltre sul tavolo di Toti si dovrà discutere anche dell’assenza della voce del lavoro tra i saggi nominati per la cosiddetta fase due” concludono i sindacalisti della Uil Liguria.

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