Coronavirus Alassio: “non alimentare panico e isterismo collettivo”

L'invito del Comune è alla calma e a seguire le direttive indicate dalle autorità competenti senza alimentare pettegolezzi incontrollati privi di fondamento, panico e isterismo collettivo

Coc in riunione ad Alassio

Alassio | Il caso della signora lombarda risultata ieri positiva al coronavirus – e ora “ricoverata in buone condizioni presso il reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino” – e le successive misure restrittive precauzionali per i 146 ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” hanno creato situazioni confuse di allarme poco giustificato.


Trova il regalo perfetto in Amazon
Regali! Tante idee e tante promozioni

“Comune, Regione e autorità sanitarie stanno operando h24 per gestire al meglio la situazione”: l’invito è alla calma e a seguire le direttive indicate dalle autorità competenti senza alimentare panico e isterismo collettivo. A questo proposito il Comune di Alassio “al fine di arginare il flusso incontrollato di fobie e notizie prive di fondamento alcuno” ricorda che:

  1. “Tutte le notizie che NON derivino ufficialmente e formalmente da REGIONE LIGURIA o COMUNE DI ALASSIO​ sono da considerarsi INATTENDIBILI E INFONDATE”.
  2. “Provvederemo a emanare report di aggiornamento 2 volte al giorno: alle ore 12 ed alle ore 18”.​
  3. “Per eventuali segnalazioni, domande e informazioni relative all’emergenza alassina si prega di contattare il centralino del Comando di Polizia Municipale al numero 0182 645555”.

[AGGIORNAMENTO h. 16] Per quanto riguarda la situazione sanitaria generale, sono saliti a sei i casi positivi al coronavirus in Liguria, cresciuti di quattro unità, oltre ai due pazienti ricoverati ieri al Policlinico San Martino di Genova e all’ospedale San Andrea della Spezia. I nuovi quattro provengono tutti dall’albergo di Alassio, la struttura isolata ieri per il primo caso di coronavirus. Stando all’ultimo aggiornamento confermato ieri sera da Regione Liguria, al momento la situazione è questa: un’ordinanza sindacale obbliga gli attuali ospiti dell’albergo di Alassio hotel “Al Mare” e hotel “Bel Sit” di via Boselli – dove è stata ospite la signora di 72 anni affetta da coronavirus –  i loro proprietari, nonché i loro dipendenti, a rimanere in isolamento obbligatorio presso la stessa struttura. Ammontano a 146 le persone già prese in carico ieri dalla Protezione civile regionale all’interno dell’hotel di Alassio, dove resteranno nei prossimi giorni, a cui si stanno fornendo pasti. La protezione civile regionale è impegnata a dare risposte a tutte le persone in quarantena. Anche i medici che sono entrati in contatto con la paziente ricoverata al San Martino sono stati rintracciati e ora sono sotto sorveglianza. L’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone che sta affiancando i titolari dell’albergo di Alassio presso cui ha soggiornata la paziente del San Martino ha ribadito che “violare l’ordinanza è un reato, ma non esiste un piantonamento h24”.