Il giorno è arrivato: tutto è pronto. Sabato 29 marzo alle ore 17,15 al teatro Ambra di Albenga, con la conduzione di Mario Mesiano, la nona “Fionda di legno” dei fieui di caruggi passerà dalle mani di Antonio Ricci a quelle di Don Mazzi, nel trentennale della Comunità Exodus. Preannunciata dalla mostra ancora in corso “Aspettando … la fionda” presso il museo La civiltà dell’olivo e dalle bandiere con il simbolo dei monelli ingauni che sventolano in tutto il centro storico, annunciata in diretta nazionale da Striscia la notizia, arricchita da momenti artistici importanti come il ritratto rivisitato di Don Mazzi opera dell’artista Roberta Avidano o la monumentale fionda di quattro metri ideata dal maestro Giuliano Ottaviani, la “Fionda di legno” è divenuta ormai un appuntamento tradizionale e atteso.
“Ed è bene sottolineare – dicono un po’ ironicamente gli organizzatori – che questa manifestazione ha costi limitatissimi coperti quasi interamente dalle aziende che ci sostengono. Anzi quest’anno avrà anche risvolti benefici e solidali”. E, a dire il vero, gli irriverenti monelli dei vicoli ingauni un po’ di ragione devono averla “se si confrontano le decine di migliaia di euro stanziate altrove per eventi analoghi. Basta scorrere l’albo d’oro dei vincitori per capire che la “Fionda di legno” ha ormai superato i confini regionali per diventare un riconoscimento ambìto a livello nazionale: Antonio Ricci, Balbontin – Ceccon – Casalino, Fabrizio De Andrè, Paolo Villaggio, Milena Gabanelli, Roberto Vecchioni, Don Gallo, Carlìn Petrini. Tutti premiati per avere tirato buone fiondate contro il malcostume, i soprusi, l’ipocrisia della nostra epoca”.
Don Mazzi riceverà la “Fionda di legno 2014” per “avere cercato di cambiare il mondo con le armi dell’oratorio, per avere recuperato gli irrecuperabili senza alzare muri e applicare punizioni” e soprattutto “ per essersi sostituito ad uno Stato sempre più colpevolmente lontano dai poveri, dai malati, dai bisognosi”.
Sarà festeggiato dal pubblico presente (si preannuncia un altro tutto esaurito per il Teatro Ambra) e da tanti amici accorsi intorno a lui , da Zoe Nochi , la giovane stella del musical italiano, a Marisa Fagnani e Raffaele Esposto che ripercorreranno musicalmente la storia della fionda. Un momento particolarmente festoso sarà assicurato da I Trilli, la band genovese che ha ripreso le tradizionali canzoni del duo originario (Pippo e Pucci) rivisitandole con spirito moderno.
La presenza di Antonio Ricci, che si conferma grande complice dei fieui di caruggi, testimonia ancora una volta l’attaccamento del creatore di Striscia la notizia verso la sua città natale e i vicoli che hanno visto le sue prime fiondate. È atteso anche l’arrivo da Roma di Franco Fasano, grande amico di Don Antonio Mazzi da molti anni e che nel 2000 non solo compose le musiche di un musical ideato da Don Mazzi per i ragazzi della sua Comunità, ma addirittura ne fu il protagonista interpretando il ruolo di Abele.
Alcune recenti polemiche su una affermazione di Don Mazzi riguardante i giudici che hanno condannato Berlusconi alimentano ulteriormente la curiosità e l’attesa. “Del resto – sostengono con decisione i fieui di caruggi – che fionda sarebbe se non colpisse qualcuno, se non creasse problemi, se non desse fastidio? Solo chi non ha il coraggio di esporsi non sbaglia mai, ma resta un ignavo. E Don Mazzi si merita il nostro premio e sabato all’Ambra lo dimostrerà!”.
Speriamo che sti “ragazzi” “ribelli” non portino a Don Mazzi la stassa fortuna che hanno portato a Don Gallo…ha preso una fiondata di quelle…