Ucraini, da Leopoli a Savona: arrivate oggi le 14 sincronette pronte ad allenarsi nella piscina della Rari Nantes

Sono arrivate nel primo pomeriggio alla piscina olimpica Carlo Zanelli di Savona le 14 sincronette ucraine fuggite dalla guerra, insieme ai 5 accompagnatori.
Un viaggio che le ha vista approdare dapprima a Roma al Centro federale del Nuoto italiano di Ostia, dopo essere partite da Leopoli.
Ad accogliere le atlete gli assessori regionali all’Urbanistica Marco Scajola, allo Sport Simona Ferro, insieme al sindaco di Savona Marco Russo, al Prefetto Antonio Cananà, e ai rappresentanti della Federazione Italiana Nuoto.

Particolarmente toccante è stato il loro arrivo alla piscina di Savona dove si alleneranno, per 8 ore al giorno, negli spazi dedicati al nuoto sincronizzato insieme alle atlete della Nazionale Italiana della della Rari Nantes che ha vinto 15 scudetti.

“Questo è il primo gruppo di profughi ucraini che accogliamo nei nostri alloggi – ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola – messi a disposizone da Regione Liguria attraverso ARTE. Si tratta di cinque appartmenti di edilizia libera che non vengono sottratti a nessuna graduatoria. Un progetto di grande umanità nato alcune settimane or sono dopo essere stati contattati dai rappresentanti della Federazione Italiana Nuoto. Le ragazze erano da poco arrivate a Roma per una prima accoglienza e ci hanno chiesto se c’era la possibilità in Liguria di un’accoglienza più ampia e strutturata. Noi ci siamo organizzati, abbiamo lavorato con la Prefettura di Savona che ringrazio e siamo arrivati ad oggi all’arrivo delle ragazze che potranno riprendere la loro attività sportiva nella piscina di Savona. Una risposta umana, ma anche sportiva per le atlete”.

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“Lo sport come linguaggio universale dimostra di essere anche uno strumento di coesione sociale – ha dichiarato l’assessore regionale allo sport Simona Ferro – e oggi poter vedere che le sincronette ucraine hanno a disposizione una nuova vasca per potersi allenare e d avere una vita il più normale possibile è una grandissima soddisfazione per tutti noi. Anche oggi il mondo sportivo ha dimostrato di avere un gran cuore“.