UE, Benifei (Pd): “Pacchetto mobilità grande passo avanti anche in Liguria”

“Il testo approvato introduce norme sull’armonizzazione dei salari, sulla flessibilità degli orari dei conducenti e contro la concorrenza sleale tra imprese europee"

Brando Benifei
Nella foto: Brando Benifei

Genova | “Con l’approvazione del Pacchetto mobilità da parte del Parlamento Europeo, abbiamo fatto un enorme passo avanti sui diritti per i lavoratori dell’autotrasporto e per l’armonizzazione del mercato interno europeo”. Così ha commentato il voto Brando Benifei, Europarlamentare ligure e capodelegazione PD al Parlamento Europeo.

“Il testo approvato – continua l’Eurodeputato – introduce norme sull’armonizzazione dei salari, sulla flessibilità degli orari dei conducenti e contro la concorrenza sleale tra imprese europee, e risponde prima di tutto all’esigenza di eliminare le differenze esistenti tra i diversi Stati Membri sul costo del lavoro, che spesso hanno portato a vere e proprie prassi di dumping sociale a scapito tanto dei lavoratori quanto delle imprese che operano nel settore. Anche nella mia Regione, la Liguria, è una questione molto sentita tra gli operatori e le aziende del comparto. Su questi temi anche i sindacati liguri avevano chiesto con forza controlli e interventi, in particolare sulle problematiche del dumping sociale, dell’abusivismo e dell’impiego di manodopera a basso costo”.

“Come Partito Democratico – conclude Benifei – siamo orgogliosi di aver lavorato costruttivamente con le altre forze politiche per arrivare a un testo finale che tutelasse e uniformasse i diritti dei lavoratori europei favorendo una concorrenza corretta fra imprese, mentre alcune forze in queste ore si attribuiscono meriti che non hanno: il loro contributo è stato esclusivamente quello di non votare contro, per una volta, a una proposta che faceva gli interessi del nostro Paese. Matteo Salvini, storico assenteista al Parlamento Europeo proprio nella legislatura in cui lavorava sul pacchetto, farebbe bene a non straparlare su un risultato per gli autotrasportatori italiani e liguri a cui non ha contribuito in alcun modo”. 

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