Associazione SJAMo di Albenga, servizio civile “in rosa”

Albenga. È iniziato bene il progetto “Un cammino condiviso 2016” che per il Servizio Civile Nazionale ha coinvolto dal 10 Ottobre 2016 due volontarie nell’Associazione SJAMo di Albenga.

Sono due ragazze – racconta Claudio Leucci, che è il presidente e direttore dell’associazione –, Selene Conti di Genova e Rawan Fousfos di Albenga, che si sono subito ambientate e sono entrate “in azione” nelle pratiche delle adozioni internazionali, soprattutto Selene, che è laureata in Servizio Sociale, quindi neo-assistente sociale che ha trovato molto interessante l’iter e le procedure adottive, gli incontri con le famiglie che sono in attesa o hanno già adottato, gli incontri regionali per le coppie aspiranti alle adozioni e altre iniziative. Rawan, invece, è coinvolta nella parte della cooperazione internazionale, ha già partecipato ad un workshop formativo sulla comunicazione e fundraising a Milano che ha trovato molto utile e istruttivo.

Inoltre, entrambe le ragazze hanno conosciuto e stanno seguendo il progetto “Maria Pia”, di accoglienza di famiglie, bambini e adolescenti in difficoltà attraverso l’adozione e l’affido al quale si svolgono delle riunioni periodiche con l’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Albenga e si organizzano diverse iniziative come: sensibilizzare la comunità, informare e formare le famiglie interessate all’accoglienza, adozione e sostegno familiare, sostenere le famiglie accoglienti nel processo d’integrazione nel loro nuovo contesto socio-familiare implementando gruppi di auto mutuo aiuto per le famiglie accoglienti.

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L’obiettivo principale, come spiega Claudio Leucci, «è quello di diffondere i principi di cooperazione e di integrazione tra popolazioni con culture differenti, attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione tutta e in particolare ai ragazzi, attraverso interventi nelle scuole di ogni ordine e grado su cui ci stiamo lavorando. Su questa base le volontarie potranno aumentare le proprie competenze relazionali e comunicative; inoltre, avranno la possibilità di acquisire conoscenze sul piano giuridico-legislativo, sul piano gestionale dei servizi al pubblico, sul piano delle relazioni interpersonali e con le istituzioni presenti sul territorio. Ciò permetterà loro di misurare le proprie abilità mettendole al servizio della Comunità, rispondendo ai bisogni del territorio e apprendendo ad essere promotrici di una filosofia di gestione dei conflitti basata sulla non violenza. È importante anche offrire alle nostre volontarie una preparazione di base che le consenta di relazionarsi positivamente e in maniera costruttiva con il futuro mondo del lavoro».