“Via libera anche in Liguria alla terapia gratuita con testosterone, comprese le più moderne formulazioni per via transcutanea, per il trattamento dell’ipogonadismo, come avviene già in diverse regioni italiane”.
È il contenuto della mozione depositata nei giorni scorsi da Francesco Battistini, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria, con il contributo di un’eccellenza spezzina come il reparto di endocrinologia dell’ospedale Sant’Andrea.
“Chiediamo che siano inclusi tra i farmaci rimborsabili dal Sistema sanitario regionale, oltre alle terapie tradizionali, anche le nuove ed evolute formulazioni transcutanee delle cure a base di testosterone, che hanno maggiore efficacia rispetto ai trattamenti tradizionali e ridotti effetti collaterali – spiega Battistini – Le nuove formulazioni presentano una farmacocinetica favorevole, con oscillazioni dei valori di testosterone, tra una somministrazione e l’altra, che si mantengono nell’intervallo di normalità senza mai eccedere, o per contro scarseggiare, nei valori di concentrazione”.
“L’ipogonadismo è una patologia diffusa che coinvolge in Italia circa il 7% della popolazione maschile oltre i 40 anni – prosegue Battistini – Eppure l’accesso ai farmaci è diverso da regione a regione. Assistiamo, infatti, a una ingiustificata sperequazione per cui i pazienti di alcune regioni (tra cui Toscana, Piemonte, Friuli e Marche) usufruiscono delle migliori formulazioni di testosterone presenti in commercio, mentre i pazienti liguri affetti da ipogonadismo sono costretti a pagare i farmaci di tasca propria o a utilizzare vecchissime formulazioni che espongono, in molti casi, più a problemi che a benefici. La Liguria colmi subito questa grave lacuna”.
“Al paziente affetto da ipogonadismo cronico venga riconosciuto il diritto alle migliori cure e alla miglior qualità di vita, a prescindere dalle sue disponibilità economiche – conclude Battistini – Il diritto alla salute dei cittadini è un valore nazionale, sancito e tutelato dalla nostra Costituzione, e che non conosce confini regionali”.