L’Ocse a Genova sul futuro della scuola italiana

Ripensare gli spazi architettonici, gli strumenti e i tempi dell’apprendimento, le tecnologie e la didattica per rendere la scuola italiana sostenibile e in linea con gli standard internazionali. Con questo obiettivo, gli esperti di Indire e dell’Ocse offrono il proprio supporto scientifico al dibattito sul futuro della scuola italiana organizzato oggi, mercoledì 5 novembre, nell’ambito del Salone dell’Educazione, dell’Orientamento e del Lavoro ABCD alla Fiera di Genova, con il contributo tra gli altri della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Struttura di Missione per l’edilizia scolastica, Miur, Regione Liguria, Comune di Genova, Associazione Trellle, Fondazione per la Scuola.

Il convegno “Scola nova: le scuole del futuro” (ore 9.30/18) rappresenta un’occasione per far incontrare esponenti del Governo ed esperti nazionali e internazionali con i rappresentanti di Regioni e Comuni, delle associazioni dei docenti, dei dirigenti scolastici, dei genitori e degli studenti. Un’occasione di confronto per comprendere le ragioni di un cambiamento radicale necessario per la scuola italiana, anche in confronto al quadro internazionale sul quale sono in programma (ore 12:00) le presentazioni dei due architetti di fama mondiale Takaharu Tezuka e Michele Zini.

In particolare, alle ore 15.45 durante la tavola rotonda “Ambienti innovativi di apprendimento” sono previsti gli interventi degli esperti dell’Ocse che presenteranno un panorama mondiale sulle architetture scolastiche, oltre ai contributi sul tema della ricercatrice di Indire, Elena Mosa, e di esperti e rappresentanti internazionali provenienti da 8 Paesi di tutti i continenti.

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