TPL, Miceli: “centrodestra senza visione politica sforna una proposta alternativa dopo due anni di silenzio”

“La proposta alternativa avanzata oggi dal centrodestra durante il dibattito Nino Miceliin Consiglio Regionale sul TPL arriva dopo due anni di silenzio nei quali, nonostante un lungo iter in commissione con anche numerose audizioni, non abbiamo mai avuto il piacere di ascoltare da loro qualcosa di diverso da un voto negativo”.

Lo ha detto il Capogruppo PD Nino Miceli durante il suo intervento questa mattina in Consiglio Regionale, occupato in larghissima parte dal dibattito conseguente alle comunicazioni della Giunta Regionale sull’applicazione della legge sul trasporto pubblico locale.

Prosegue Miceli: “La legge sul TPL ha avuto una gestazione molto lunga, è rimasta circa un anno e mezzo in Commissione, con una discussione che ha richiesto varie fasi di approfondimento e una pluralità di audizioni. Un confronto che si è sviluppato su varie ipotesi di organizzazione. Alla fine, i due capisaldi della legge sono stati l’agenzia regionale, che secondo noi offre la possibilità di recuperare risorse – l’assessore Vesco nel suo intervento le ha quantificate tra i 18 e i 25 milioni di euro – che verranno in parte destinate a interventi proprio sul trasporto pubblico locale, e il bacino unico che consentirà una razionalizzazione del servizio, portando all’integrazione ferro-gomma”.

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“Durante tutto questo lungo iter, il centrodestra non ha mai formulato alcuna proposto alternativa, salvo poi arrivare a un voto finale negativo” ha concluso Miceli, argomentando poi: “La sensazione è che ciò sia avvenuto perché allora il centrodestra non ha avuto il coraggio di esprimere una posizione che andava contro l’orientamento generale del sindacato e soprattutto perché nel centrodestra manca una visione d’insieme a una capacità di programmazione che vada oltre la gestione localistica di micro-poteri, elemento caratterizzante di una politica vecchia e ormai fuori dal tempo”.

Miceli ha poi esortato la Giunta a proseguire sulla strada intrapresa: “Occorre oggi invece avere coraggio, fare delle scelte precise e nette, come quella del bacino unico regionale. Scelte che il centro-sinistra è capace ed ha il coraggio di fare. Noi pensiamo che si debba andare avanti e invitiamo l’assessore Vesco a proseguire anche se non ci sarà il consenso di tutti gli enti locali. Sarebbe sbagliato, sarebbe meglio lavorare tutti insieme, ma se fosse necessario, facciamolo”.