Cia Savona: “Clima di fiducia per i produttori savonesi al Vinitaly”

Il responsabile di settore Mirco Mastroianni: “Premiato il salto qualitativo, ma servono misure a tutela della filiera del vino”

Nella foto: Cia Savona presente a Vinitaly 2024

“L’edizione di quest’anno del Vinitaly ha certificato un sempre maggiore interesse per i vini savonesi e del ponente ligure, i Doc e Igt dei nostri produttori hanno evidenziato un sostanziale clima di fiducia per il settore e la stessa filiera del vino, confermato anche dalle vendite e dalla complessiva commercializzazione delle nostre eccellenze vinicole”.

Questo il commento del responsabile Cia Savona del comparto vitivinicolo Mirco Mastroianni, presente alla tradizionale fiera di Verona, nella quale la Liguria e la provincia di Savona hanno brillato come attrattiva per gli stakeholder, operatori e pubblico specializzato presente alla rassegna, anche grazie a una programmazione di degustazioni e iniziative accompagnate dai prodotti tipici dell’agroalimentare.

Granaccia, Moscatello di Taggia, Pigato, Rossese e Vermentino Riviera Ligure di Ponente Doc, Rossese di Dolceacqua Doc, Ormeasco di Pornassio Doc, Terrazze dell’Imperiese Igt e Colline Savonesi Igt, tra i marchi di fabbrica di un territorio la cui produzione mantiene un’alta qualità, come confermato dai trend di mercato e dai consensi degli intenditori, anche stranieri.

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Agli stand espositivi la visita del presidente nazionale Cia Cristiano Fini e il direttore nazionale Maurizio Scaccia, oltre alla presenza del vice direttore Cia Savona Osvaldo Geddo.

“Si può senz’altro affermare che è stato apprezzato il salto qualitativo dei nostri produttori e delle aziende vitivinicole locali, riuscendo con l’ultima vendemmia a ripristinare numeri e quantità produttive che erano state invece in calo nelle annate passate, aumentando quindi il livello di competitività sui mercati di riferimento”.

“Gli ordinativi da parte di ristorazione, enoteche, grande distribuzione e dell’export sembrano prospettare un quadro positivo per le imprese del ponente ligure, fermo restando le preoccupazioni che investono tutte le filiere agricole rispetto alle nuove misure e regole UE in discussione”.

“Per questo, dal territorio savonese ribadiamo la necessità di tutelare al meglio un patrimonio di qualità ed eccellenza, che ora può, ad esempio, usufruire della possibilità di utilizzo di nuovi vigneti”.

“Da parte di Cia continuerà con forza e competenza l’azione sindacale di salvaguardia del comparto vinicolo” conclude Mastroianni.

Lo stesso presidente Fini ha avvertito: “Il mondo del vino, attualmente, paga anche l’escalation di attacchi e criminalizzazioni, con le proposte europee di etichettatura delle bevande alcoliche e di alert sanitari sulle bottiglie, le ipotesi di limitazioni su sostegni e sponsorizzazioni, creando allarmismo e disinformazione, perché non si fa più distinzione tra il consumo corretto, moderato, responsabile e l’abuso”.

“Questo Vinitaly deve servire a fare quadrato intorno al comparto e a chiedere tutti insieme di riorientare le politiche Ue dalla nuova legislatura, salvaguardando i fondi di promozione per il vino, concentrandosi sulla lotta all’abuso di alcol e, soprattutto, evitando misure restrittive o sproporzionate che minano le comunità e i territori del vino” ha concluso.

Queste le venti realtà che fanno parte della rete “Vite in Riviera” presenti al Vinitaly: aMaccia (Ranzo, Im), Anfossi (Bastia d’Albenga, Sv), Bruna (Ranzo, Im), Cascina Nirasca (Pieve di Teco, Im), Dell’Erba (Albenga, Sv), Enrico Dario (Bastia d’Albenga), Foresti Marco (Camporosso, Im), Innocenzo Turco (Quiliano, Sv), Lombardi (Terzorio, Im), Ramoino (Chiusavecchia loc. Sarola, Im), Torre Pernice (Albenga, Sv), Biovio (Bastia d’Albenga, Sv), Cantine Calleri (Albenga, Sv), Cascina Feipu dei Massaretti (Albenga, Sv), Viticoltori Ingauni (Ortovero, Sv), La Vecchia Cantina (Albenga, Sv), Podere Grecale (Sanremo, Im), RoccaVinealis (Roccavignale, Sv), Sommariva (Albenga, Sv) e Tenuta Maffone (Pieve di Teco, Im).