Limiti ai pescasportivi, Pastorino (PD) al ministro Lollobrigida: “I pescatori ricreativi sono 2 milioni e non vanno discriminati”

Luca Pastorino
Nella foto: Luca Pastorino

“Nel decreto promosso dal ministro Lollobrigida che limita fino a quasi farla scomparire l’attività dei pescatori sportivi facendo scendere a soli 50 gli ami concessi del palamito, c’è una grossa discriminazione di fondo: parlo a nome di chi continua ad agire nel mondo della pesca amatoriale nella legalità e che con questa legge viene trattato come una persona che fa cose che non deve fare. La risposta che oggi il ministro dell’Agricoltura ha dato alla mia interrogazione sul tema, nel corso del question time alla Camera, lo ha dimostrato: il ministro definisce ‘ragionevoli’ i 50 ami e si appella al contrasto della pesca illegale, ma è chiaro come questa nuova regola di fatto leda solo i pescasportivi – 2 milioni in Italia – e tutto l’indotto”, è il commento del deputato ligure del Partito Democratico Luca Pastorino che ha chiesto al ministro di revocare le limitazioni imposte nel suo ultimo decreto sui numeri dei palamiti ai pescasportivi e di aprire un tavolo con le associazioni e le federazioni di pesca sportiva per trovare una soluzione che permetta di mantenere in vita le tradizioni.

“Proprio rispetto al tavolo con le associazioni, bene che il ministro Lollobrigida abbia affermato di non ritrarsi davanti alla sua convocazione. Il mio obiettivo e quello delle persone che sento di rappresentare è aprire una discussione laica che tenga conto di tutti gli attori e che coinvolga peraltro anche realtà che sono rimaste escluse dalle interlocuzioni con il ministero, tra queste la Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee. Questa interrogazione è arrivata anche in ragione delle molte lamentele ricevute da più parti dopo l’entrata in vigore del decreto, ed è nata per fornire spunti di riflessione. Il compito del ministro, invece, dovrebbe essere la tutela dei pescatori”, conclude Pastorino.