Il Festival della Green Economy torna a Parma e raddoppia. Big internazionali e massimi esperti a confronto

Tanti gli ospiti di rilievo nell’edizione 2024 della manifestazione da circa 70 eventi. Tra i big internazionali Carlos Moreno, James Dyke, Mark Z. Jacobson, Jan Olof Lundqvist e poi Dario Fabbri, Diego Parassole, Mario Cucinella, Mario Tozzi, Mario Brunello, Andrea Rinaldo e Giulio Boccaletti. Presenti anche nomi dell’imprenditoria del calibro di Annalisa Sassi, Valter Caiumi, Giuseppe Pasini, Davide Bollati e Filippo Zuppichin. Grazie a sette sezioni tematiche focus anche su filiera agroalimentare, edilizia e infrastrutture, logistica e mobilità e le sfide sostenibili per le imprese. Il 6 aprile l’assegnazione del Premio Green Book

Nella foto: greenweek presentazione del Festival della Green Economy

Il Festival della Green Economy fa il suo ritorno dal 5 al 7 aprile nella vivace cornice di Parma per una nuova edizione che promette di essere ancora più entusiasmante e incisiva. Dopo il successo dell’anno precedente, il Festival si espande e raddoppia la sua portata, offrendo grazie a 70 eventi e 300 relatori un palcoscenico ancora più ampio per discutere e promuovere soluzioni innovative per un’economia sostenibile.

Quest’anno, la manifestazione sarà arricchita dalla partecipazione di decine e decine di imprenditori che si confronteranno sui temi più rilevanti di questo delicato momento storico, tra cui la presidentessa della Confindustria regionale Annalisa Sassi, il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, Giuseppe Pasini di Feralpi, Filippo Zuppichin di Piovan, Giampaolo Dallara, Davide Bollati di Davines, Marco Mantellassi di Manteco, Alberto Figna di Agugiaro & Figna, Filippo Polegato di Astoria, Albino Tonazzo di Kioene, Irene Rizzoli di Delicius.

Il Festival della Green Economy, promosso da ItalyPost, Fondazione Symbola, L’Economia del Corriere della Sera e Pianeta 2030, con il Comune di Parma, Università di Parma, Unione Parmense degli Industriali e Parma io ci sto!, e con le main partnership di auxiell, Crédit Agricole, Davines Group, Iren, e in collaborazione con gli uffici di Milano del Parlamento Europeo e della Commissione Europea si propone quindi di essere un catalizzatore per l’azione concreta, offrendo spunti e idee che possano ispirare cambiamenti significativi a livello globale. Accanto a ben 15 Grandi eventi sui più attuali temi legati alla sostenibilità, saranno, infatti, presenti anche sette sezioni tematiche, ciascuna composta da almeno quattro incontri, dedicati ai legami tra il green e diversi settori industriali. In particolare, il filone “Food” tematizza le sfide della filiera agroalimentare, tra cui la trasformazione delle filiere e l’agroecologia. Moda, legno arredo e la decarbonizzazione dei processi industriali saranno al centro di una seconda sezione tematica (dal titolo “Sfide e opportunità della sostenibilità”), mentre verrà aperta anche una finestra sul mondo dell’”Edilizia, infrastrutture e smart cities”. Al Festival della Green Economy non mancheranno i focus su “Logistica e mobilità”, per approfondire le nuove frontiere dei mezzi di trasporto e della transizione della logistica, e sulle “Imprese alla prova della sostenibilità”, in cui si discuterà di economia circolare, bilanci di sostenibilità e modelli di governance. Spazio poi al cambiamento climatico, il ruolo delle donne nell’economia e nella società e il futuro dell’energia, tra agrivoltaico e batterie, e alle presentazioni dei libri in corsa per il Premio Green Book 2024.

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Sbarcherà in città anche lo staff e lo studio mobile di Radio 24, che andrà in streaming direttamente da Piazza Garibaldi, dove il Comune allestirà anche uno spazio incontri che ospiterà alcuni eventi del Festival.

Il programma del Festival

La nuova edizione della Green Week prenderà il via ufficialmente venerdì 5 aprile, ma in realtà già giovedì 4 aprile alle 21.00 nell’Area Talk di Piazza Garibaldi a Parma si terrà un evento di anticipazione in cui Carlos Moreno, direttore scientifico “Innovazione territoriale imprenditoriale” alla Sorbonne Business School di Parigi e autore del libro “La città dei 15 minuti”, esplorerà nuove prospettive urbane per promuovere la sostenibilità.

L’apertura ufficiale sarà come di consueto venerdì mattina alle 10:30 al Crédit Agricole Green Life Auditorium e inizierà con un focus sul ruolo di Parma come “capitale della Green Economy” con gli interventi di Davide Bollati, presidente di Davines, Gabriele Buia, presidente dell’Upi, Alberto Figna, presidente di Agugiaro & Figna Molini, il sindaco di Parma Michele Guerra e il rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli. Segue il dialogo su “Le imprese alla sfida della sostenibilità non solo ambientale” tra Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC Concerie Italiane, Valeria Brambilla, socio e presidente di Deloitte & Touche, Pietro Negra, fondatore e presidente di Pinko, Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group, Vittorio Ratto, vice direttore generale di Crédit Agricole Italia, e Filippo Zuppichin, ad di Piovan. In chiusura, invece, l’intervento di Monica Araya, executive Director International European Climate Foundation, dal titolo “La transizione è necessaria?”.

Una volta che la kermesse avrà preso il via, sui palchi del Festival si alterneranno personaggi di rilievo del panorama nazionale e internazionale. Venerdì alle 15.00 l’associate professor in Earth System Science dell’Università di Exeter James Dyke affronterà il tema della salvaguardia del pianeta e degli ecosistemi in bilico e a seguire alle 16.30 Mark Z. Jacobson, direttore Atmosphere/Energy Program, docente di ingegneria civile e ambientale a Stanford e autore di “No miracles needed”, discuterà di elettrificazione e fonti rinnovabili.

Alle 18.00 Federico Fubini, esperto di geopolitica, analizzerà le azioni di dumping energetico adottate da alcuni paesi e le loro implicazioni globali assieme a Aurelio Regina e Annalisa Sassi. In contemporanea, Dario Fabbri, autore del libro “Geopolitica umana” (Gribaudo), approfondirà ulteriormente il tema della geopolitica energetica e le sue implicazioni sul piano globale. Alle 21 il Festival prosegue con due eventi di rilievo: in Piazza Garibaldi il comico Diego Parassole dialogherà con il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, per promuovere un’occasione di riflessione sulla transizione energetica che possa coinvolgere un ampio pubblico. In contemporanea a Palazzo del Governatore Mario Cucinella affronterà il tema delle città a 30 all’ora, proponendo soluzioni innovative per la mobilità urbana.

Nella ricca giornata di sabato 6 aprile, alle 16.30 a Le Village by Crédit Agricole il celebre chef italiano Davide Oldani discuterà della svolta green nell’alimentazione e dell’importanza di pratiche alimentari sostenibili. Alle 18.00 dalla stessa location il noto geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi intratterrà il pubblico con uno speech sui cambiamenti climatici. A seguire, alle 21.00 Jan Olof Lundqvist, massimo esperto mondiale sui temi dell’acqua, presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo libro “La Tempesta Perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di abitanti” (Post Editori) in dialogo con Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po. In contemporanea al Teatro Regio di Parma si terrà lo spettacolo “Un albero, una ciaccona” del violoncellista Mario Brunello e del neurobiologo delle piante e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale Stefano Mancuso.

Domenica 7 aprile alle 11.30 la chiusura del Festival sarà affidata al ‘premio Nobel’ per l’acqua Andrea Rinaldo e al direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Giulio Boccaletti, che forniranno approfondimenti fondamentali sull’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche.

Inoltre, come già accennato, per il secondo anno consecutivo nel contesto del Festival verrà assegnato il Premio Green Book. Sabato 6 aprile alle 15.00 la Giuria dei Lettori selezionerà il libro vincitore tra i cinque finalisti selezionati dalla Giuria scientifica: in lizza Quello che sai sulla plastica è sbagliato (Gribaudo), di Simone Angioni, Stefano Bertacchi, Ruggero Rollini; Guarire la democrazia (minimum fax), di Leonardo Becchetti; Gli animali di Calvino (Treccani), di Serenella Iovino; La Groenlandia non era tutta verde (Egea), di Gianluca Lentini; Bestiario selvatico (La nave di Teseo), di Massimo Zamboni.

IL TOUR DELLE FABBRICHE DELLA SOSTENIBILITÀ

DAL 2 AL 4 APRILE VISITE ALLE AZIENDE CHE HANNO INTRAPRESO VIRTUOSI PERCORSI GREEN. La Green Week non è solo il momento del Festival, ma prevede anche un tour nelle “Fabbriche della Sostenibilità” alla scoperta di decine di aziende sparse in diverse regioni italiane, vere e proprie eccellenze protagoniste dell’innovazione nel campo dell’ecosostenibilità, il cui percorso green è stato valutato e approvato dal comitato tecnico curato da Leoales. Sono quindi aziende che investono, anche come leva competitiva, su tematiche quali economia circolare, riuso, gestione dei rifiuti in ottica sostenibile e abbattimento delle emissioni, risparmio energetico e nuove forme di energia, nuove tecniche costruttive e sostenibilità dei mezzi di trasporto, responsabilità sociale e ambientale d’impresa.

Le aziende coinvolte

Ad aprire le loro porte in quest’occasione saranno la Fomet, che a San Pietro di Morubio (VR) produce fertilizzanti su scala industriale con metodi e sistemi di lavoro naturali, attenti al sempre maggiore declino produttivo dei terreni e la loro progressiva destrutturazione, e la celeberrima Mutti di Montechiarugolo (PR), leader nella lavorazione del pomodoro 100% italiano. Poi un’azienda con sede a Sandrigo (VI), Fitt, specializzata in sistemi in materiale termoplastico per il passaggio di fluidi, per applicazioni industriali, grandi infrastrutture ed edilizia civile, e per l’ambito domestico del giardinaggio e dell’hobbistica. Parteciperà al Tour anche l’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, aprendo le porte a Campotto (Ferrara) del Museo della Bonifica di Saiarino.

Si potrà visitare poi l’azienda vinicola Cielo e Terra, di Montorso Vicentino (VI), BCorp e società Benefit prima in Italia ad aver introdotto il lean management in un’ottica di cambiamento e miglioramento. Ma anche la Metlac (Bosco Marengo, AL), che si occupa della produzione per la protezione interna e decorazione esterna di imballaggi metallici per alimenti e bevande, e Fecs Group che aprirà lo stabilimento di Stemin a Comun Nuovo (BG), specializzato in riciclo di metalli ferrosi.

Nel vicentino Unic Concerie Italiane proporrà un focus specifico sul mondo della concia con le visite alla Conceria Montebello (nell’omonimo paese) che lavora pelli bovine di alta qualità e fa di “creatività, innovazione e sostenibilità i principi alla base di ogni progetto”, Medio Chiampo (sempre a Montebello Vicentino) che gestisce circa 200 km di rete acquedottistica e una rete fognaria paragonabile a una città di 500.000 abitanti, in grado di trattare i reflui industriali delle numerose concerie della zona, e Osmo (Arzignano, VI), dove si potrà entrare in un’azienda chimica specializzata nella messa a punto di processi destinati all’industria conciaria.

Al settore del riscaldamento e della refrigerazione si rivolgono le ricerche e le innovazioni tecnologiche progettate da società come Irsap (Arquà Polesine, RO), anch’essa visitabile in occasione del Tour delle Fabbriche della sostenibilità. Mentre i partecipanti potranno entrare nel dietro le quinte anche di Eurotherm (Appiano sulla strada del vino, BZ), società Benefit che produce e commercializza sistemi radianti per il comfort indoor.

Apre le proprie porte anche l’azienda di Parma (PR) Davines, una B Corporation multinazionale nata per il mercato professionale dell’acconciatura, poi sviluppatasi per il mercato dello skin care, che usa il business per generare un impatto positivo sulle persone e l’ambiente, e Lago (Villa del Conte, PD), che progetta e realizza arredamenti made in Italy, prestando attenzione al tema del rispetto, inteso come attenzione nei confronti dell’individuo, dell’ambiente e della comunità. Parteciperà anche il gruppo Iren al Tour, aprendo le porte del PAI Polo Ambientale Integrato di Parma, un insieme di impianti progettati per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, con un termovalorizzatore cogenerativo che nasce dalle migliori tecnologie esistenti. Mentre a Zanè, nel vicentino, porte aperte presso la Pasticceria Filippi, società BCorp e Benefit che produce panettoni, pandori e dolci artigianali di alta qualità.

Ci saranno poi la società Viacqua (Dueville, VI), che ha messo al centro del suo impegno la gestione dei servizi pubblici idrici locali (acquedotto, fognatura e depurazione) in modo efficiente per gli utenti dei ben 68 comuni della Provincia di Vicenza, e Purina (Summaga di Portogruaro, VE), azienda di riferimento negli alimenti del settore PetCare, presente con il proprio portafoglio di brand sia nella grande distribuzione sia nei canali specializzati. Infine, aprirà le proprie porte anche Manteco, azienda attiva nella produzione tessile con base a Montemurlo (PO), leader per la sostenibilità e i tessuti di alta qualità dal 1943, che ha di recente lavorato ad una serie di proposte per sostituire le fibre normali con quelle riciclate e certificate, oltre a lavorare da sempre con produttori del territorio.

LE DICHIARAZIONI DI PROMOTORI E PARTNER

Alessandra Pizzi, curatrice Green Week e amministratore delegato Post Eventi: “Parma si candida a diventare la capitale italiana della Green Economy grazie ad un’azione corale che ha visto impegnati singoli imprenditori e l’Unione Parmense degli Industriali e a una tradizione di attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale che le imprese di questo territorio hanno sviluppato da tempo. Questo impegno sviluppato a livello territoriale fa da catalizzatore di un altrettanto impegno che tantissime altre imprese venete, lombarde e toscane hanno espresso da anni tramite la Green Week che ItalyPost sviluppa da 12 anni a livello nazionale. Siamo perciò entusiasti di questo virtuoso connubio e siamo certi che questo sforzo comune permetterà di far comprendere a tutta la popolazione che la manifattura italiana compete e vince nei mercati globali proprio grazie alla sua capacità di essere la più avanzata e innovativa nel riuso, nel riciclo, nell’individuazione di fonti rinnovabili di energia e, soprattutto, di aver compreso l’importanza della sostenibilità sociale come elemento necessariamente complementare a quella produttiva”.

Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola e Comitato Scientifico del Festival: “Transizione verde e digitale, coesione danno forza alla nostra economia. Come dice il Manifesto di Assisi affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È la strada scelta dell’Europa che con il Next Generation EU punta su coesione, transizione verde e digitale per dare forza alla nostra economia. Secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere oltre un terzo delle imprese (510 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro (3,2 mln). Saranno protagoniste della Green Week organizzata a Parma”.

Michele Guerra, sindaco di Parma: “Green Week è ormai un appuntamento consolidato nella nostra città. Ogni anno l’asticella della convergenza, sia dal punto di vista degli obiettivi che dei partner, si alza di molto e questo è un segnale che arriva forte a Parma e al suo sistema pubblico-privato. Abbiamo già visto a cosa sta portando il grande lavoro che la città ha messo in campo con il Contratto Climatico, il primo in Italia insieme a quello di Firenze a essere stato approvato dalla Commissione Europea. Con Green Week affrontiamo insieme a personalità di alto profilo i temi che trasversalmente vengono discussi in tutti i tavoli nella nostra quotidianità, perché l’attenzione è ormai non più solo un’esigenza della nostra attività ma il presupposto di ogni azione di ogni settore”.

Paolo Martelli, rettore Università di Parma: “Ci fa molto piacere essere ancora partner del Festival, preziosa occasione di confronto su tematiche urgenti per guardare a un futuro davvero sostenibile. La presenza di figure di rilievo del panorama internazionale, di mondi anche molto diversi, costituisce una delle ricchezze dell’iniziativa, che è un’opportunità di riflessione non “settoriale” ma a 360 gradi. Questi sono temi prioritari per l’Università di Parma, che nella sostenibilità in tutte le sue declinazioni ha uno dei propri asset strategici”.

Gabriele Buia, presidente Upi: “A Parma le aziende hanno piena consapevolezza che quella della sostenibilità è la strada da percorrere per fare la propria parte nel miglioramento dell’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Ma perché si realizzi una transizione efficace nel lungo periodo, occorre che le tre dimensioni della sostenibilità, ovvero quella ambientale, sociale ed economica, procedano insieme verso questo obiettivo. Il Festival della Green Economy ci offre l’occasione di discutere di questi temi in modo completo, articolato e competente”.

Maurizio Molinari, capo ufficio di Milano del Parlamento Europeo: “L’8 e 9 giugno saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento europeo. Sarà un momento chiave per fare sentire la propria voce, tra le altre cose, su temi cruciali come ambiente, sostenibilità e green economy, che hanno costituito una priorità per questa legislatura e, molto probabilmente, anche per la prossima. Diversi sono i dossier legislativi approvati dal Parlamento di recente nella più ampia cornice del Green Deal europeo: la legge sul ripristino della natura, la direttiva sulle case green, e quella sul riciclo degli imballaggi, per citarne alcune. Come istituzione stiamo promuovendo la campagna di invito al voto – riassunta dallo slogan “Usa il tuo voto” – incoraggiando gli europei a una piena cittadinanza attiva”.

Claudia Colla, Rappresentante della Commissione europea per il Nord Italia e Direttrice dell’Ufficio di Milano: “La Commissione europea è lieta di collaborare anche quest’anno con Green Week, un festival che incarna i valori fondamentali del Green Deal europeo e promuove la transizione verso un’economia più sostenibile, resiliente e giusta. L’Unione europea risponde alle sfide ambientali del nostro tempo creando nuove opportunità per le generazioni future grazie, in particolare, al Next Generation EU che si traduce concretamente a livello nazionale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Green Week rappresenta un importante appuntamento per condividere conoscenze, innovazioni e migliori pratiche nel campo della green economy e non solo: si parlerà di competitività e sostenibilità, sempre più strettamente connesse in diversi settori industriali come ad esempio, agroalimentare, tessile, e infrastrutture”.

auxiell: “Il Festival della Green Economy è per noi di auxiell un appuntamento annuale immancabile. Anche quest’anno, infatti, parteciperemo all’evento organizzato da ItalyPost che vede protagonisti i più importanti esponenti delle imprese, dell’economia, della finanza, e delle istituzioni attenti ai temi della sostenibilità. Come azienda impegnata nel promuovere la crescita sostenibile attraverso l’efficientamento dei processi e il miglioramento delle performance, auxiell riconosce il valore di iniziative come il Festival della Green Economy nel favorire la collaborazione e la condivisione delle migliori pratiche per affrontare le sfide attuali e future. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenti un’importante occasione per promuovere il dialogo costruttivo, l’innovazione e lo scambio di idee tra leader del settore pubblico e privato, esperti, imprenditori e cittadini interessati a contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese”.

Crédit Agricole: “Ancora una volta essere al fianco della Green Week significa per Crédit Agricole Italia prendere parte ad un appuntamento annuale irrinunciabile di riflessione e approfondimento sulle tematiche della sostenibilità. Un Festival unico a livello nazionale, che ha il merito di portare sul palco argomenti, dialoghi e interventi per noi particolarmente significativi, nell’ottica di creare valore per i nostri clienti, per i collaboratori e il territorio. La nuova edizione regala un’incredibile opportunità ai principali attori economici per interrogarsi su cosa facciamo concretamente oggi e confrontarsi su cosa potremo fare in più domani a beneficio di tutta la comunità”.

Francesco Castellone, direttore Comunicazione, Relazione esterne e Public affairs Gruppo Iren: “Iren è una multiutility che fa della transizione ecologica uno dei punti cardine del suo operato, insieme al costante supporto ai territori in cui opera. Proprio per questo supportiamo con convinzione da diversi anni la Parma Green Week, un’ottima occasione per condividere con clienti e cittadini riflessioni e momenti di confronto sulle tematiche che ci stanno maggiormente a cuore: dall’economia circolare alle nuove frontiere dell’energia, dal cambiamento climatico alla gestione dell’acqua, dalla decarbonizzazione all’efficienza energetica Un’occasione di divulgazione che è assolutamente in linea con quello che da sempre facciamo con EduIren, il nostro settore dedicato all’educazione ambientale, che punta a formare cittadini consapevoli a partire dalla più giovane età, promuovendo incontri nelle scuole e aprendo le porte dei nostri impianti. In tale ottica, come Iren, aderiamo anche alle Fabbriche della sostenibilità: sarà infatti possibile visitare il PAI – Polo Ambientale Integrato, che ospita – oltre al termovalorizzatore – ReCaP, l’innovativo impianto di selezione della carta, del cartone e della plastica”.

Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po: “L’opportunità straordinaria offerta periodicamente dagli incontri tematici organizzati nell’ambito della EU Green Week consentono un aggiornamento fondamentale per approfondire e condividere le conoscenze più avanzate sul mutamento del clima, sui suoi effetti più immediati e di prospettiva e al contempo permettono ad istituzioni e portatori di interesse di comprendere meglio quanto sia importante agire per poter invertire la rotta, limitando al massimo possibile l’incremento progressivo del riscaldamento globale. Il Distretto del Fiume Po è una delle aree più densamente abitate e antropizzate del nostro paese, porta con sé valori economici fondamentali ed il ruolo ed il valore della risorsa idrica è sempre più al centro della società e del lavoro. Oggi, però, incombe la contestuale necessità di dotarsi di nuove politiche ambientali in grado di aumentare la capacità di adattamento dei territori, rendendoli più resilienti rispetto a quanto lo sono ora. Per questa ragione l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po parteciperà con il massimo impegno all’iniziativa, contribuendo così con tutte le sue ricerche ed il lavoro dei suoi esperti ad una maggiore consapevolezza a dimostrazione di quanto sia rilevante intervenire in tempo utile”.

Valeria Brambilla, socio e presidente Consiglio di Amministrazione Deloitte & Touche: “Deloitte è lieta di poter contribuire al dibattito sulla green economy promosso nell’ambito della Green Week, nella ferma convinzione che il dialogo e il confronto costituiscano leve fondamentali per affrontare al meglio le sfide future. Ci troviamo infatti in un momento chiave, in cui organizzazioni pubbliche, private e singoli individui devono contribuire alla “svolta sostenibile” per salvaguardare il nostro pianeta a beneficio delle generazioni presenti e future. Il nostro network è attivo in prima linea nell’impegno a generare un impatto positivo per il sistema Paese, nello spirito di Impact for Italy, il programma lanciato nel 2020 dal network di Deloitte Italia a favore di istituzioni, imprese e conseguentemente dei cittadini”.

Alessandro Utini, presidente del Consorzio Prosciutto di Parma:“Il Festival della Green Economy si conferma un’occasione unica per confrontarsi su tematiche di forte attualità a cui la nostra realtà produttiva è particolarmente sensibile. Occuparsi di sostenibilità nel contesto odierno non significa soltanto prendere parte ad un dibattito che da tempo si mostra inderogabile, ma vuole dire soprattutto muoversi lungo un percorso di consapevolezza e impegno, con l’obiettivo di consegnare alle nuove generazioni un futuro che sia non solo possibile ma anche auspicabile. Con questo spirito condividiamo anche quest’anno il valore di questa pregevole iniziativa”.

Come partecipare agli eventi

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso, è necessario registrarsi all’evento sul sito https://www.greenweekfestival.it/. Per procedere alla registrazione, scegliere l’appuntamento di proprio interesse all’interno della sezione “Programma” e seguire le indicazioni. In ogni caso, per i registrati online l’accesso in sala è garantito solo presentandosi almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’evento; eventuali posti non utilizzati saranno messi a disposizione di chi effettua la registrazione in loco.

Green Week Festival è promosso da ItalyPost, Fondazione Symbola, L’Economia – Corriere della Sera, Pianeta 2030
Con: Comune di Parma, Università di Parma, Unione Parmense degli Industriali, Parma, io ci sto!
In collaborazione con: Parlamento Europeo e Commissione Europea
Main partner: auxiell, Crédit Agricole, Davines Group, Iren
Partner: Agugiaro & Figna, Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, De Simoni, euxilia, Pinko
Con il contributo di: Barilla
Supporter: Deloitte, Fondazione Cariparma, Infomobility, Kioene, Consorzio Prosciutto di Parma, Viacqua
Contributor: Chiesi, Feralpi Group, Gag, Piovan Group, Step Tech Park, Unic
Con la collaborazione di: Cisita Parma, Garc, Lago, Marazzi Architetti, Leoales
Media Partner: Radio 24, Gazzetta di Parma
Partner tecnico: Astoria Wines, Ape Parma Museo, Fondazione Monteparma, Lattebusche, Pasticceria Filippi, Manteco, I.T.E. G.B. Bodoni