Consiglio regionale Liguria: cancellazione dei fondi destinati alla sanità dal Piano Complementare del PNRR

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Sulla cancellazione dei fondi destinati alla sanità dal Piano Complementare del PNRR sono state presentate oggi in Cosiglio regionale tre interrogazioni; una da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), la seconda da Fabio Tosi (Mov5Stelle) e la terza da Paolo Ugolini (Mov5Stelle)

Garibaldi ha chiesto alla giunta di sottoporre al giudizio di costituzionalità il comma 13 dell’articolo 1 del Decreto legge 2 marzo 2024 n. 19 “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).” E qual è in Liguria l’impatto della norma che cancella 1,2 miliardi di euro dai fondi PNRR destinati alla sanità rispetto alla realizzazione degli investimenti per il riammodernamento e l’adeguamento antisismico degli ospedali.

Tosi ha chiesto alla giuntaquali sono le azioni che intende mettere in atto a tutela del Servizio sanitario regionale e per opporsi al taglio di 1,2 miliardi di fondi del PNRR e a quanto ammonta la quota parte del definanziamento a carico della Liguria. Il consigliere ha ricordato che con il decreto legge n.19 del 2 marzo 2024, sono stati definanziati gli investimenti legati al programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” e che i fondi sono posti a carico del Fondo di ristrutturazione edilizia del patrimonio sanitario pubblico.

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Ugolini ha chiesto alla giunta quali sono i progetti che ha presentato/attivato e quali di essi sono interessati dal definanziamento delle risorse PNRR relative al decreto 19. Il consigliere ha rilevato che alcuni interventi finanziati sono già cantieri in corso o hanno già gare assegnate, quindi hanno prodotto obbligazioni giuridicamente vincolanti, e non sono sostituibili con i fondi del Fondo di ristrutturazione edilizia del patrimonio sanitario pubblico.

L’assessore alla sanità Angelo Gratarola ha risposto che la vicenda presenta un’asimmetria tra le Regioni, perché alcune sono più avanti e altre più indietro nell’attuazione del PNRR. I possibili tagli per la Liguria ammontano a circa 35 milioni, che impatterebbero sugli investimenti per la sicurezza del San Martino, del Gaslini, di Asl 3, Asl 4, Asl 5 e sull’adeguamento alle vigenti norme antisismiche. La posizione espressa all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni il 12 marzo è la richiesta di abrogazione dell’articolo 1 comma 13. L’assessore ha aggiunto che il 18 marzo i ministri Fitto e Schillaci hanno incontrato gli assessori regionali alla salute, in occasione del quale ogni regione ha rappresentato agli esponenti del Governo le proprie obiezioni; tutte hanno fatto riferimento al rischio di violazione del principio di leale collaborazione stabilito dal Titolo V della Costituzione e, di conseguenza, all’eventualità di avviare un procedimento davanti alla Consulta subito dopo la conversione del decreto in legge.  L’auspicio, ha concluso Gratarola, è che non sia necessario arrivare a tanto ma che dalle prossime interrogazioni interministeriali escano novità positive.