Sviluppo internazionale PMI Liguria: opportunità in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia

Nella foto: Andrea Perusin DR Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha presentato alle imprese clienti liguri le opportunità di sviluppo internazionale in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia. Il Gruppo accompagna la crescita su questi mercati con linee di finanziamento, servizi dedicati e team di accoglienza per le PMI italiane. Le soluzioni sono state illustrate nell’incontro con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness.

L’appuntamento si è svolto nell’ambito del roadshow dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (ISBD) e la Divisione Banca dei Territori (BDT) di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente le opportunità di business estero delle PMI, in particolare nei 12 Paesi in cui le banche commerciali del Gruppo sono presenti, dall’Est Europa al Nord Africa. Intesa Sanpaolo è infatti banca di riferimento e partner a lungo termine per lo sviluppo internazionale delle imprese. Lo scorso anno il programma è stato attuato con successo nei mercati di Slovacchia (attraverso VUB Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (CIB Bank). A seguire verrà esteso ad altri mercati del perimetro della Divisione ISBD, dove oltre 2.000 gruppi industriali italiani sono presenti con proprie sussidiarie.

L’incontro è stato particolarmente utile per offrire alle imprese liguri una visione di nuove prospettive commerciali, abbiamo illustrato quali servizi la Banca può mettere a disposizione per accompagnarle nello sviluppo internazionale e mitigare i rischi connessi a pagamenti, trasporto delle merci e investimenti – sottolinea Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo – L’attuale interscambio della regione con i quattro paesi balcanici supera i 260 milioni di euro, vediamo ulteriori potenzialità da sfruttare. La rete di relazioni internazionali di Intesa Sanpaolo e la sinergia di strutture e competenze all’interno del nostro Gruppo assicurano alle aziende opportunità uniche di sviluppo sui mercati esteri, con un supporto specialistico e affiancamento costante sia in Italia che nei Paesi d’interesse. A sostenere le esportazioni concorre la presenza di filiere sul territorio, verso cui interveniamo con agevolazioni e credito. In Liguria supportiamo 13 filiere che coinvolgono circa 500 aziende fornitrici per un giro d’affari complessivo di circa 1 miliardo di euro”.

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Analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale della Liguria con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha sfiorato 263 milioni di euro. Le esportazioni sono state pari a 148 milioni, mentre le importazioni si sono attestate a 115 milioni di euro, per un saldo commerciale positivo di circa 33 milioni di euro.

In termini di import, 55,5 milioni (circa la metà del totale) provengono dalla Croazia, 29 milioni (circa un quarto del totale) dall’Albania, 27 milioni (un ulteriore 23%) dalla Slovenia e il restante (3,5 milioni) dalla Serbia. I principali settori per import sono la metallurgia (16,4% sul totale, dei quali 3/4 dall’Albania), i prodotti dell’agro-alimentare e bevande (15%, provenienti per il 90% dalla Croazia) e il petrolio greggio e gas naturale (10%, completamente importato dall’Albania).

L’export ligure verso questi Paesi, invece, è così distribuito: quasi 62 milioni verso la Croazia (il 42% del totale), 51 milioni verso la Slovenia (il 35% del totale), 29 milioni verso Serbia (il 20%) e 6 milioni verso Albania (il 4%). I principali settori di esportazione della Liguria verso questi paesi sono: prodotti petroliferi raffinati (21% del totale, per quasi 2/3 verso la Croazia), navi e imbarcazioni (19%, per quasi 2/3 verso la Croazia), chimica (14%, per quasi 2/3 verso la Slovenia), metallurgia (12%, oltre il 70% verso la Slovenia) e agro-alimentare e bevande (11%, maggiormente concentrato verso Croazia e Slovenia).

Tra il 2021 e il 2022 le esportazioni liguri a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia hanno registrato una crescita del 40,4%; complessivamente le vendite all’estero sono aumentate di circa 42,5 milioni di euro con export verso la Croazia raddoppiate (+31 milioni; +101%), ma anche gli altri paesi hanno registrato incrementi significativi con crescita dell’83% per Serbia e 5,4% per Slovenia; solo verso l’Albania si registra una contrazione (-4 milioni di euro, pari ad un calo del 40%). A livello settoriale la crescita è stata guidata dalle navi e imbarcazioni (+22,5 milioni di euro, probabilmente legato a consegne di commesse) e dai prodotti petroliferi raffinati (+9 milioni di euro).

Nei primi nove mesi del 2023 si registra un calo dell’export verso questi Paesi (-8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; a fronte di una sostanziale stabilità per l’Italia -1,3%). Risultano in calo le esportazioni verso tutti questi paesi, ad eccezione della Slovenia (+16,4 milioni di euro). Tra i settori si evidenziano andamenti differenziati: la metallurgia è il settore in maggior crescita (+24 milioni di euro, attribuibili principalmente alla Slovenia), al contrario i cali più significativi hanno riguardato navi e imbarcazioni (-20,4 milioni di euro, per effetto dell’andamento dell’export verso Croazia e Serbia e del fatto che si tratta di beni su commessa a carattere pluriennale) e la chimica (-9,5 milioni di euro, attribuibile alla Slovenia).