Mostre: il MACTE, Museo di Arte Contemporanea di Termoli, presenta “Ersilia. Praticare l’altrove”

A cura di Alice Labor e Ginevra Ludovici, con Aterraterra, Pietro Ballero, Beatrice Celli, Anouk Chambaz, Allison Grimaldi Donahue, Eleonora Luccarini, Alice Pontiggia, Perla Sardella, Teresa Satta e VacuaMoenia. Una materializzazione della città immaginaria raccontata nel libro Le città invisibili di Italo Calvino, attraverso le voci di artisti e artiste protagonisti delle due edizioni dell’omonimo podcast prodotto al museo e disponibile su MACTE Digital. Una mostra che mette in circolo pratiche artistiche ed esperienze del pubblico, invitando ognuno a diventare parte attiva nell’incontro tra realtà e finzione

Alcune opere della mostra “Ersilia. Praticare l’altrove” al MACTE:  Perla Sardella, Le fuggitive, 2024 e Anouk Chambaz, Mon rire est cascade, 2023 (Crediti: ph © Gianluca Di Ioia)

Dal 15 marzo al 1 giugno 2024 con la mostra Ersilia. Praticare l’altrove, a cura di Alice Labor e Ginevra Ludovici, il MACTE presenta un progetto che è la materializzazione dell’omonimo podcast prodotto da MACTE Digital – il portale online del museo – ispiratoda Ersilia, la città immaginaria raccontata da Calvino ne Le città invisibili.

È possibile traslare la narrazione di Ersilia in una città reale? In che modo queste due dimensioni possono coesistere e plasmarsi a vicenda? La spinta, a volte utopica, dei racconti di Ersilia ci pone di fronte alla valenza politica dell’immaginazione e alla sua capacità di trasformare la realtà.

Attraverso gli interventi di Aterraterra, Pietro Ballero, Beatrice Celli, Anouk Chambaz, Allison Grimaldi Donahue, Eleonora Luccarini, Alice Pontiggia, Perla Sardella, Teresa Satta e VacuaMoenia, artiste e artisti che hanno immaginato i luoghi, gli abitanti e le condizioni di Ersilia tra discipline e linguaggi molteplici, la mostra mette in circolo sia le pratiche artistiche che le esperienze del pubblico, spingendo ogni partecipante a diventare parte attiva di questo incontro tra realtà e finzione, con l’obiettivo di costruire un racconto collettivo di immaginari condivisi.

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Nella sala centrale del MACTE, come in una piazza, gli interventi artistici comporranno un luogo di scambio e condivisione: installazioni di diversa natura popoleranno lo spazio insieme a tre eventi speciali che si attiveranno nei mesi di apertura della mostra, mettendo in dialogo le ricerche artistiche con le realtà e persone attive sul territorio, includendo il pubblico nella creazione di uno spazio plurale e sensoriale che prenderà forma nel corso dell’esposizione. 

Le attivazioni saranno: sabato 18 maggio con Tasting session – Foodscapes 4, un percorso di osservazione e indagine gustativa proposta dal collettivo Aterraterra e sabato 25 maggio con la giornata laboratoriale ideata dal collettivo VacuaMoenia, che si focalizza sul peso che il paesaggio sonoro ha nella nostra realtà in relazione alla memoria, alla presenza e all’attesa, dal titolo Memorie Sonore.

Ersilia sarà accompagnata da una selezione di opere dalla collezione permanente in particolare poster e pubblicazioni di sessant’anni di storia del Premio Termoli e un focus sull’opera di Malangatana Valente Ngwenya (1936-2011), artista mozambicano che ha realizzato nel 1996 un’imponente opera pittorica per la Galleria Civica di Termoli.

Malangatana Valente Ngwenya, Senza titolo, 1996-2001 XLI Premio Termoli 1996 (Crediti: ph © Gianluca Di Ioia)

MACTE (Museo di Arte Contemporanea di Termoli) via Giappone – 86039 Termoli (CB) T. +39 0875808025 | info@fondazionemacte.com | www.fondazionemacte.com