Teatro Gassman Borgio Verezzi: Ersilia Danza presenta “#Testadilegno”, spettacolo di teatro danza contro bullismo e pregiudizi

Sabato 16 Dicembre alle ore 17 al Teatro Gassman di Borgio Verezzi vivremo l’ultimo dei tre appuntamenti della Rassegna di Musica e Danza contro il bullismo e per l’integrazione e la parità di genere con uno spettacolo coinvolgente e attuale.

Ersilia Danza presenta “#Testadilegno”, un emozionante spettacolo di teatro danza, che rivisita in chiave moderna il rapporto tra Pinocchio, il Gatto e la Volpe, affrontando il tema del pregiudizio e del bullismo attraverso linguaggi contemporanei, con l’interazione multimediale di immagini proiettate e testi recitati.

Con la regia e le coreografie di Alberto Munarin (interprete del gatto) e gli interpreti Gessica Perusi (ballerina nel ruolo della volpe) e Daniele Monticelli (ballerino nel ruolo di Pinocchio), “#Testadilegno” racconta simbolicamente le vicende di Pinocchio e dell’incontro con il Gatto e la Volpe, mettendo in luce il tema del pregiudizio e del bullismo. Attraverso una coinvolgente narrazione e la danza espressiva, lo spettacolo sottolinea la natura illogica del comportamento umano, rivelando la ricchezza che deriva dall’accettazione della diversità.

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La trama:
L’azione si svolge all’interno del campo dei “Miracoli” in un solo giorno. La voce narrante della Fata Turchina farà da sottofondo ad un filmato introduttivo. Un gatto e una volpe sono due adolescenti che se la spassano allegramente, non vanno a scuola con la scusa che uno è diventato mezzo cieco e l’altro è diventato zoppo. In realtà sono due furfanti che con i coetanei si comportano da amiconi, ma tali non sono. Tra loro c’è complicità e affinità: quello che uno fa o dice, l’altro gli fa da eco. L’uno dipende dall’altro, il loro equilibro è stabile. Pinocchio, è un burattino di legno che si crede un bambino, ha un modo di muoversi tutto suo; la sua entrata sarà interrotta dalla video chiamata della Fata Turchina che gli raccomanderà di non perdere le monete che il padre gli ha dato.
Sentendo questo, il gatto e la volpe circuiranno Pinocchio, inizialmente lo prenderanno in giro per il suo strano movimento, lo denigreranno e lo imbroglieranno poi con la storia di seppellire le monete per far crescere un albero di soldi, infine lo aggrediranno fisicamente per rubargliele.
Durante l’aggressione il gatto scatterà anche delle foto da usare per deridere l’immagine di Pinocchio. Gatto e Pinocchio restano soli e il gatto pentito dal comportamento assunto nei
confronti di Pinocchio cercherà di scusarsi ma, il povero “testadilegno” affranto e deluso non lo ascolta e se ne andrà. Ritornerà la volpe che farà da spalla al gatto in un monologo sull’irrazionalità del loro comportamento. L’intervento fuori campo della Fata Turchina che sa bene cos’è successo, sistemerà le cose: consolerà Pinocchio dall’offesa ricevuta, e renderà gli altri due più amichevoli nei suoi confronti. Nella danza finale il gatto e la volpe prendono coscienza del fatto che pure essi stessi hanno un qualcosa che li rende diversi, se si staccheranno non possono stare in piedi, l’intervento di Pinocchio li aiuterà a trovare un nuovo “equilibrio”, e i tre, divenuti amici, si ritroveranno stesi sul pavimento a immaginare le forme delle nuvole.

Dicono gli organizzatori: “#Testadilegno non ha la pretesa di insegnare nulla a nessuno, né tanto meno, di porre soluzioni. È uno spettacolo che attraverso la danza (il linguaggio del corpo) cerca di porre l’accento su una cosa in cui tutti ci possiamo imbattere, il pregiudizio e le reazioni che esso può scatenare sia da parte di chi n’è vittima o carnefice. Cerca di evidenziare quanto non-logico sia in genere il comportamento umano, quando in realtà, basterebbe così poco per accettare la diversità come fonte di ricchezza e di crescita personale.”

L’evento offre dunque un’opportunità preziosa per riflettere in maniera coinvolgente e originale sulla complessità delle relazioni umane e promuovere la consapevolezza dell’accoglienza e dell’integrazione contro il bullismo nelle sue varie forme. Un’occasione da non perdere per contribuire alla diffusione di messaggi di tolleranza e accettazione, che rappresentano la base per garantire la pace fra le persone e i popoli.

Lo spettacolo, della durata di 55 minuti, si rivolge a un pubblico consigliato di età fra i 6 e i 14 anni, ma è adatto anche alle famiglie e agli adulti legati all’ambito educativo.

I biglietti sono disponibili al costo di €10 (intero) e €7 (ridotto per under 18, over 65, e allievi delle scuole di danza). Info e prenotazioni: 333.7381561
Prevendita biglietti anche presso il Teatro Gassman il giorno stesso dello spettacolo dalle ore 16