Terreni Creativi Festival: Lascia l’ultimo ballo per me

di Alfredo Sgarlato โ€“ Inizia lunedรฌ 7 agosto la nuova edizione del Festival Terreni Creativi, che si annuncia come l’ultima a causa dei problemi organizzativi, soprattutto economici, incontrati dagli organizzatori (la compagnia Kronoteatro) in questi ultimi anni. Vogliamo sperare che non sia cosรฌ, che questa esperienza unica sia per gli spettatori che per gli interpreti, al punto da ricevere il Premio Ubu, possa continuare ad esistere anche nei prossimi anni. Purtroppo i fondi per la cultura sono sempre piรน tagliati, e l’attuale classe politica nazionale ci sembra particolarmente ostile, a meno che non si tratti di manifestazioni, spesso di dubbio gusto, che perรฒ radunano grandi folle a poco prezzo.

Ma torniamo allo specifico della serata, che si svolge presso l’azienda agricola Dell’Erba. Uno spettacolo nel bel mezzo di una vigna, di ottimo vermentino, รจ senz’altro suggestivo, anche se lo spazio รจ piรน sacrificato rispetto ad altri siti. Il festival si apre con l’azione coreutica โ€œOroโ€ del Collettivo Micorrize: una danzatrice, Marta Lucchini, si muove lentamente tra i filari, suggerendoci la precarietร  del rapporto tra uomo e ambiente, e la possibilitร  di riparare le ferite creando una nuova armonia. L’allestimento รจ di Rosa Lanzaro.

Doppio spettacolo con I Sacchi di Sabbia, compagnia pisana, giร  piรน volte protagonista di Terreni Creativi. La prima esibizione รจ โ€œLa commedia piรน antica del mondoโ€, conferenza/spettacolo/monologo tenuta da Massimo Grigรฒ su โ€œGli Acarnesiโ€ di Aristofane, opera che oggi non viene piรน rappresentata, eppure si mantiene attualissima: tema รจ la guerra, e quindi la pace, la democrazia, il rapporto tra il singolo e il potere, insomma quanto di piรน antico e moderno insieme esista. Il testo รจ anche pretesto per indagare sui meccanismi del comico e del rapporto tra attore e pubblico, in continuo alternarsi tra personaggio e conferenziere. Si ride, ma si ride amaro.

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Ancora Aristofane nel secondo, breve, spettacolo, โ€œPlutoโ€, interpretato da Giulia Gallo, Gabriele Carli, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano. Di nuovo argomenti antichi e modernissimi: il rapporto tra uomo e denaro, tra uomini e divino, tra bontร  e opportunismo, quindi tra Bene e Male. Il Mito greco, che aveva giร  detto tutto su tutto, viene attualizzato, tradotto ma non tradito anche con parlate dialettali, e intermezzi musicali. Ancora una volta si ride ma si ride amaro.

Si chiude con l’ottima musica dei DJ Luca Barcellona e Vittorio Barabino, stasera finale con Quotidiana.com, beniamini del pubblico di Terreni Creativi, e il grande trombonista Gianluca Petrella in versione DJ.

*Foto di Luca Del Pia dalla pagina facebook del Festival